Il presidente di Confconsumatori chiede al settore assicurativo di comportarsi «in modo comprensibile e corretto». E sulla scatola nera dice…
Sul Ddl Concorrenza attualmente in discussione al Senato la posizione di Confconsumatori è chiara: «Non c’è dubbio che a noi interessa come poter spendere di meno quando si parla della polizza Rc auto, ma sicuramente ci interessa anche come potere spendere meglio, cioé come ci si garantisce di più rispetto agli incidenti e ai fenomeni di cui possiamo rimanere vittime». A sottolinearlo è Mara Colla (nella foto), presidente dell’associazione dei consumatori, intervenuta al recente convegno su Ddl Concorrenza – Assicurazioni Rc auto e tutela dei consumatori, organizzato dalla sezione provinciale di Catania del Sindacato nazionale agenti.
«Aggiungo anche che l’interesse ad assicurarci è anche per salvaguardare gli altri, visto che non sempre siamo solo noi quelli che patiamo i guai, i danni e i dolori relativi agli incidenti stradali». Per Colla, dunque, «il prezzo è certamente la molla più importante, pero c’è anche un problema di coscienza che si fa sempre piu sentito nelle persone perché richiama la propria responsabilità di cittadini e quella sociale in termini più generali. E a questo contribuiamo anche noi associazioni dei consumatori nel chiedere misure più impegnative allo scopo di diminuire i prezzi che è vero, a livello europeo sono più bassi rispetto all’Italia. Vorremmo sapere quali sono gli strumenti per fare chiarezza, per avere trasparenza e per arrivare a un sistema differente dall’attuale».
RAPPORTO FRA INTERMEDIARI E CLIENTI – Confconsumatori è impegnata affinché i cittadini «siano più attenti, più informati e più coscienti rispetto a quello che fanno». Già, ha evidenziato Colla, «perché il problema dell’informazione è basilare e strategico. Far capire cosa c’è scritto su un contratto, quale è il rischio che si assumono nel non accettare una determinata clausola o il vantaggio che ne può derivare in caso di assunzione è il compito più importante non solo per noi, ma è anche per l’agente l’intermediario».
Il presidente di Confconsumatori si è soffermata più volte sul rapporto fra l’agente e il suo cliente. «Le informazioni fornite dall’assicuratore devono essere veritiere, complete e chiare per consentire al cliente di potere decidere in modo consapevole. In un sistema come il nostro in cui il libero mercato deve fare la sua parte, ci siamo anche noi consumatori, che abbiamo il diritto di essere informati e tutelati».
Poi ha lanciato un messaggio agli attori del settore assicurativo: «Chiediamo che si comportino in modo comprensibile e corretto. E se una persona non capisce è un dovere da parte dell’intermediario quello di dare risposte oneste, giuste e complete. Credo che le cose si debbano fare insieme perché bisogna che ognuno faccia la sua parte. C’è da ricreare una fiducia tra cittadini e istituzioni e i soggetti economici. Vivendo molto da vicino, in questo periodo, i drammi dei risparmiatori, credevo di aver toccato il fondo con la crisi della Parmalat, ma mi sbagliavo di grosso. Adesso la fiducia è ancora più bassa e credo di non esagerare affermando che è a rischio la coesione sociale. Il mio invito a tutti, attori del settore assicurativo ma anche alla politica, è di dare segnali importanti, con risposte che non siano equivocabili. Bisogna creare le condizioni affinché le persone si possano fidare».
SCATOLA NERA E PRIVACY – Durante il convegno di Catania si è parlato molto di scatole nere. Come la mettiamo sulla questione privacy? «Capisco il problema, effettivamente è reale», ha risposto Colla, «ma bisogna mettere in equilibrio gli interessi in gioco. Se l’adozione della scatola nera assicura una maggiore fruibilità della polizza e allora per la persona è conveniente dire sì. Può anche essere un dovere civico perché mette l’assicurato nella condizione di poter contestare o dimostrare la propria condotta. Se mi nascondo dietro la privacy o altre cose di questo genere non sono più nella condizione di poter chiedere agli altri soggetti contraddittori di fare la loro parte. Credo che, per quanto riguarda questo argomento, noi tutti dobbiamo fare un salto di qualità».
Fabio Sgroi
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