È uno degli aspetti analizzati nell’ambito della recente indagine dell’Ivass sulle conoscenze e i comportamenti assicurativi degli italiani.
La fiducia degli assicurati verso la compagnia e/o l’intermediario? Non è l’unico elemento che influenza le scelte dei consumatori. È quanto emerge dalla recente indagine sull’alfabetizzazione assicurativa degli italiani (dal titolo Conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani), promossa dall’Ivass e condotta dall’Università di Milano Bicocca – Doxa. Proprio la fiducia verso compagnie e intermediari era una delle aree analizzate dall’indagine.
In particolare, l’importanza della fiducia come elemento che influisce sulle scelte assicurative diminuisce all’aumentare della scolarizzazione e nei grandi centri urbani. L’indice di fiducia tiene conto del numero di coperture assicurative possedute e ovviamente si riscontrano differenze tra chi possiede solo polizze obbligatorie e chi ha sottoscritto anche polizze non obbligatorie. Non sono emerse particolari differenze tra uomini e donne e tra fasce di età (anche se gli over 74 hanno attribuito una maggiore importanza alla fiducia rispetto agli altri) e in relazione al titolo di studio.
In relazione alle aree geografiche si dà una maggiore importanza al tema della fiducia nel nord est e nel centro, mentre il nord ovest si è collocato in una posizione intermedia. Nei grandi centri urbani, la fiducia assume meno importanza, rispetto ai capoluoghi e ai non capoluoghi.
Entrando più nel dettaglio dei risultati dell’indagine, con riferimento all’aspetto della fiducia nei confronti del proprio intermediario assicurativo, il 67,6% del campione intervistato si è dichiarato portatore di sentimenti di fiducia soddisfacenti e anche elevati. Nella valutazione della serenità post-stipula si nota una correlazione con tre fenomeni: la percezione che, in caso di sinistro, la procedura per ottenere la prestazione dovuta dall’assicuratore sarebbe facile; la fiducia nelle proposte del proprio referente/intermediario assicurativo; la sensazione di possedere competenza assicurativa nel valutare rischi da assicurare e condizioni di polizza.
Inoltre, si è rilevata una correlazione significativa, seppur moderata, tra lo sperimentare serenità post-stipula e la propensione a valutare diverse offerte prima di sottoscrivere una polizza. Il 65,9% del campione ha dichiarato di avere una buona propensione alla valutazione di diverse offerte prima di scegliere quale polizza sottoscrivere.
Il fatto che la popolazione più anziana scelga maggiormente l’intermediario assicurativo sulla base della fiducia che questi ispira, evidenzia l’indagine, «potrebbe forse rivelare una tendenza alla delega rispetto ad un linguaggio e a un prodotto che non si conoscono o si teme di non capire a sufficienza. Il dato si associa anche alla maggiore importanza della fiducia al diminuire del grado di scolarizzazione a partire dalla licenza media inferiore. Questo andamento risulta invertito per quanto riguarda la scelta dell’esperienza e professionalità dell’intermediario assicurativo, fattori considerati più importanti all’aumentare del titolo di studio».
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA