Alla base della decisione una divergenza di visione per quanto riguarda l’organizzazione societaria, gli scenari strategici e i rapporti con i soci e col mercato. I poteri sono stati conferiti al direttore generale Carlo Ferraresi.

Colpo di scena in casa Cattolica. Il consiglio di amministrazione del gruppo veronese ha revocato all’amministratore delegato Alberto Minali le deleghe operative e, sentito il comitato nomine, ha conferito tutti i poteri al direttore generale Carlo Ferraresi.
Il consiglio di amministrazione, si legge in una nota diffusa da Cattolica, «ha constatato e preso atto che si è progressivamente verificata una divergenza di visione con l’amministratore delegato per quanto riguarda l’organizzazione societaria, gli scenari strategici e i rapporti con i soci e col mercato, con la conseguenza di una non fluida, distesa e positiva posizione dell’amministratore delegato verso il consiglio di amministrazione e una non sufficiente sintonia e organicità nelle rispettive competenze». Minali aveva assunto il ruolo di amministratore delegato il 1° giugno 2017.
Il board di Cattolica ha confermato «la volontà di perseguire l’attuazione del piano di crescita già annunciato ai mercati e ha ribadito l’impegno a difendere i valori fondanti e il modello cooperativo e a valorizzare la sostenibilità nel tempo dell’investimento dei soci e degli investitori».
Fabio Sgroi
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