Il presidente di Anapa commenta i numeri dell’Ivass e alcune considerazioni di Salvatore Rossi, capo dell’Ivass e dice: «Mentre le compagnie guadagnano, i propri agenti piangono».
«Per alcuni la diminuzione del numero degli agenti è razionalizzazione e selezione naturale, per noi forse che la viviamo sulle nostre spalle, impossibilità di fare reddito e crescere nel proprio business». Vincenzo Cirasola (nella foto), presidente di Anapa e agente di Generali Italia, commenta in questo modo, in una nota dell’Associazione nazionale agenti professionisti di assicurazione, i dati comunicati dall’Ivass martedì scorso e che hanno evidenziato un calo degli iscritti alla sezione A del Rui.
Cirasola si dice preoccupato delle parole di Salvatore Rossi, presidente dell’Ivass, riferite al fatto che «l’Rc auto sia destinata sempre a decrescere e il gap dei premi con l’Europa nel 2020 sarà pari a zero. Questo», sottolinea il presidente di Anapa, «se da un lato fa felice il consumatore che paga meno premi e le compagnie che pagano meno sinistri, dall’altro non è gradito, invece a noi agenti che sulla Rc auto abbiamo in parte fondato il nostro business. L’agente “italiano”, che ha un mix di portafoglio medio di oltre il 50% di Rc auto, considerando l’invocato calo delle tariffe, è destinato a diminuire sempre più il reddito. In sostanza possiamo dire che oggi mentre le compagnie guadagnano, i propri agenti piangono».
Fabio Sgroi
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