lunedì 13 Ottobre 2025

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CIRASOLA: ECCO PERCHE’ SI E’ DIMESSO

L’ormai ex presidente del Gruppo agenti Generali Italia: «Tutti i vari tentativi avanzati sin dall’inizio della vertenza contro il Ga-Gi affinché si giungesse a una conciliazione seria e dignitosa non hanno prodotto alcun risultato». Poi, la lunga riflessione che lo hanno portato a…

Vincenzo Cirasola

Una riflessione lunga, probabilmente sofferta, che lo ha portato a formalizzare le dimissioni da presidente «sospeso, ma non decaduto», ha tenuto a precisare. Vincenzo Cirasola, alla fine, ha assunto una decisione che ha definito «un atto di responsabilità»: lasciare ufficialmente gli incarichi in seno al Gruppo agenti Generali Italia.

Impossibilitato non solo a svolgere le funzioni di presidente, ma anche a partecipare alle riunioni, ai lavori, alle funzioni e alle delibere della giunta esecutiva proprio in esecuzione dell’ordinanza del 22 gennaio scorso (misura ribadita dal giudice Bruno Casciarri lo scorso 29 aprile).

Nella lettera del 2 maggio scorso all’indirizzo di giunta esecutiva e consiglio direttivo del Ga-Gi, Cirasola ha fatto sapere che «considerando che tutti i vari tentativi avanzati sin dall’inizio della vertenza contro il Ga-Gi affinché si giungesse a una conciliazione seria e dignitosa non hanno prodotto alcun risultato, da ultimo anche quello promosso dalla giunta il 15 aprile scorso, nonostante l’immediato contatto in primis direttamente dal vicepresidente vicario e in seguito tramite il nostro legale, a tutt’ora non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Ho riflettuto molto e pur di non dover accettare un “rimpasto di 4 componenti di giunta” (che è una delle 5 richieste ritenuta inderogabile da parte dei reclamanti nell’ipotesi di conciliazione) che mi vedrebbe costretto ad “escludere” una parte della mia squadra, preferisco fare io un passo indietro, e uscire di scena. A tale fine per il bene del Ga-Gi e quale atto di responsabilità nei confronti degli 1250 associati formalizzo le mie dimissioni da presidente».

Cirasola si è augurato che «adesso che l’elemento di “divisione” è stato rimosso, spero si ponga fine a questa “guerra intestina fratricida” e oltre a essere certamente soddisfatti coloro che hanno voluto ciò, vi garantisco che anche io sono più sereno perché sento di essere a posto con la mia coscienza associativa e personale».

Agli iscritti al gruppo agenti ha confidato che questo non era l’epilogo che avrebbe desiderato «per una lunga storia iniziata 22 anni fa», da quando cioè fu «eletto presidente per la prima volta del Gruppo agenti Generali».

Fabio Sgroi

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