Il ceo del Gruppo Unipol: «Con il ritorno alla normalità della circolazione ci aspettiamo un incremento della frequenza dei sinistri».

Il mercato Rc auto? Il rischio è che vada in perdita tecnica. Il monito è stato lanciato da Carlo Cimbri, chief executive officer del Gruppo Unipol che, commentando i risultati del primo trimestre 2021, si è soffermato anche su questo aspetto.
Cimbri ha preso spunto dalla progressiva uscita dalle misure restrittive legate alla pandemia. Una situazione che farà tornare la frequenza dei sinistri «su livelli più normali di quelli del 2020», rendendo «non sostenibile» il trend calante dei prezzi per le compagnie.
«La tendenza è chiara: con un ritorno alla normalità della circolazione e i prezzi che circolano attualmente, il mercato andrà in perdita tecnica. Noi non seguiamo il mercato», ha affermato il numero uno del gruppo Unipol. «Quello che ci aspettiamo è un incremento della frequenza e i dati delle scatole nere installate sui veicoli assicurati ci proiettano in prossimità dei livelli di circolazione non dello scorso anno, ma del 2019».
E sui prezzi: «Se questo aumento di frequenza lo abbiniamo al calo del prezzo medio, si vede che c’è pressione sui prezzi. Non so se già alla fine di quest’anno o invece l’anno prossimo, ma ci sarà una insufficienza tecnica dei prezzi». Unipol non intende però gettarsi in una guerra a colpi di ribasso. «La nostra è una strategia di sana e prudente gestione anche nell’equilibrio tecnico», ha tenuto a precisare Cimbri. «In una fase in cui c’è molta aggressività sui prezzi, anche di compagnie più piccole, noi li lasciamo sfogare e cerchiamo di salvaguardare il nostro portafoglio di clienti. Non puntiamo la nostra strategia sul prezzo, ma sulla qualità, sulla reputazione del brand, che è la più alta nel settore finanziario, e sui servizi».
Fabio Sgroi
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