Lo ha deciso l’autorità di vigilanza ungherese, che ha chiesto alla compagnia con sede a Budapest (e che opera nel nostro Paese in Lps) di presentare un piano di risanamento finanziario entro il prossimo 4 gennaio.
Con provvedimento del 22 ottobre scorso, l’autorità di vigilanza ungherese (Mnb, Magyar Nemzeti Bank) ha vietato alla compagnia Cig Pannónia Elsó Magyar Általános Biztosító Zrt la vendita in Italia di polizze fideiussorie e l’estensione di quelle già esistenti.
Solo a giugno scorso, l’authority aveva sospeso, sempre con riferimento a questa impresa, la distribuzione in Italia delle polizze fideiussorie a garanzia delle concessioni per i giochi (gaming surety).
Cig Pannónia, impresa assicurativa con sede legale in Flórián tér 1, 1033 Budapest, Ungheria, è abilitata a operare in Italia, in regime di libera prestazione di servizi (senza sede stabile), in alcuni rami danni tra cui anche il ramo 15 – Cauzione (nell’ambito del quale rientra il rilascio delle polizze fideiussorie).
La compagnia ungherese, in particolare, ha registrato un decremento dei requisiti patrimoniali a causa dell’aumentata esposizione ai rischi nel mercato italiano e alla mancanza di copertura riassicurativa, dovuta a contratti di riassicurazione risultati contraffatti. L’autorità di vigilanza ungherese, pertanto, ha chiesto a Cig un piano di risanamento finanziario da presentare entro il 4 gennaio 2020.
Fabio Sgroi
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