Da marzo scorso sono approdati nella compagnia del gruppo Tecnocasa due manager di spessore come Giovanni Battista Mazzucchelli (presidente) e Mauro Rocchi (AD), che in questa intervista spiegano il nuovo corso. Gli obiettivi? L’affermazione della propria specializzazione, la valorizzazione della partnership con i distributori (fra cui agenti e broker), lo sviluppo della sinergia con la proprietà, la revisione del catalogo prodotti. Ma anche…

Una nuova governance. Per rilanciarsi. Da marzo scorso il Gruppo CF Assicurazioni (attivo nelle soluzioni a tutela di casa, reddito, salute, vita, risparmio e welfare), di cui il Gruppo Tecnocasa è azionista di maggioranza, ha voltato pagina, affidandosi a due manager di grande esperienza: Giovanni Battista Mazzucchelli e Mauro Rocchi, che hanno assunto rispettivamente il ruolo di presidente e amministratore delegato. L’obiettivo dichiarato è quello di “perseguire un ambizioso progetto di crescita della società e di sviluppo di nuove aree di business”. Da allora sono trascorsi nove mesi. Come si è mossa CF Assicurazioni? Quali iniziative ha varato? In che modo vuole posizionarsi sul mercato? Tuttointermediari.it lo ha chiesto ai diretti interessati. Ed ecco che cosa è emerso.
Domanda. Nove mesi fa CF Assicurazioni annunciava il cambio di management, dando avvio a un nuovo corso. Oggi che fase sta attraversando?
Mazzucchelli. Quando in una società si registra un cambio di management c’è sempre un momento di attesa e di studio, prima di avviare quelle iniziative ritenute coerenti con l’impostazione data dalla nuova governance. Nel caso nostro possiamo affermare, oggi, che la compagnia è in piena fase di riassestamento e di consolidamento e che guardiamo con positività al futuro, in considerazione di quello che stiamo facendo sia in termini di nuovi sistemi distributivi, sia di organizzazione interna.
D. Si può parlare di un taglio netto con il passato?
Rocchi. Nell’ambito della gestione societaria c’è stata una vera e propria rivoluzione. Sin da quando ci siamo insediati abbiamo prestato attenzione al rafforzamento di quegli aspetti più specificatamente legati al nuovo cambio di governance e in prospettiva ai nuovi principi, anche di natura contabile, che entreranno in vigore prossimamente.
D. Qualche numero in merito agli andamenti economici?
Rocchi. La raccolta premi danni e vita del gruppo CF ha segnato nel 2021, rispetto al 2020, una crescita che si attesta attorno al 7%-10%; ci sono poi ambiti dove l’incremento è decisamente superiore e altri dove abbiamo sofferto di più. Complessivamente posso affermare che il gruppo CF cresce “adeguatamente”. Mi preme sottolineare come il fatto di attestarci su questi livelli produttivi, che sono in linea con l’evoluzione del mercato, sia da attribuire, fra l’altro, alla professionalità delle persone che lavorano per CF. Queste hanno dimostrato di avere una buona predisposizione al cambiamento, che è fondamentale per far evolvere un’azienda.
Mazzucchelli. Proprio così. CF Assicurazioni ha una caratteristica fondamentale che non riguarda la nuova realtà, ma il suo passato: è composta da persone professionalmente molto preparate e pronte a dare un grande contributo alla crescita della compagnia. È quello che stanno facendo…
D. Con l’ingresso del nuovo management è stato elaborato un piano industriale?
Mazzucchelli. Il periodo di osservazione, di valutazione e di approfondimenti, come ho affermato in precedenza, è indispensabile quando ci si trova di fronte a cambi di vertice. Ritengo che, nel nostro caso, sia ormai finito. Le confermo che le strutture stanno lavorando al nuovo piano industriale.
D. Quando è previsto il lancio?
Mazzucchelli. Vedrà la luce ragionevolmente entro il primo trimestre del 2022.
D. Quali saranno, in linea di massima, gli obiettivi prioritari che entreranno nella definizione del nuovo piano strategico?
Rocchi. Uno di questi è l’affermazione di una linea identitaria e distintiva, che rappresenta e rappresenterà un principio cardine. CF Assicurazioni è una compagnia specialistica e quindi deve distinguersi nel mercato. Questo significa accrescere la visibilità di CF nei riguardi dei clienti e quindi, stante la tipologia particolare della nostra clientela, è evidente che la parte prodotti e la parte servizi correlati diventino fondamentali. È nostra intenzione anche consolidare e valorizzare molto di più rispetto al passato i rapporti di partnership che abbiamo con i nostri distributori. Un altro obiettivo è quello di sviluppare rapporti più sinergici con il Gruppo Tecnocasa. Tutto questo non può prescindere dalla prosecuzione di quello che è un percorso di ottimizzazione operativa che già abbiamo messo in atto.

D. CF Assicurazioni conta, a oggi, circa 150 intermediari assicurativi, fra agenti e broker. Nei piani futuri c’è anche un ampliamento della rete?
Rocchi. Posso dirle che la nostra prima ambizione è di far crescere da un punto di vista qualitativo quegli intermediari che collaborano già con noi. Mi riferisco ovviamente a quelli “tradizionali”. L’intento è dunque quello di rafforzare e far evolvere la partnership e la relazione con loro; 150 intermediari costituiscono comunque già un numero significativo per la nostra realtà. Resta il fatto che siamo disponibili ad ascoltare chi mostri già adesso un interesse verso la nostra compagnia e possa trarre beneficio del nostro essere specializzati.
D. Avete avuto modo di incontrare la rete in questi mesi?
Rocchi. Sì. Abbiamo organizzato un evento in presenza a settembre, in Toscana, nel quale abbiamo riunito attorno al tavolo gli intermediari, proprio perché il primo messaggio che volevamo lanciare era quello del dialogo per poter trovare la miglior sinergia possibile nel nostro rapporto di partnership. Un concetto, questo, che vale per tutti i nostri intermediari, non solo per quelli propriamente “assicurativi-tradizionali”. Ci tengo a sottolineare come a questo incontro fossero presenti anche il presidente e due membri del consiglio di amministrazione, a testimonianza della vicinanza che vogliamo trasmettere. Riteniamo che solo attraverso il dialogo, l’ascolto e la condivisione delle cose si possa avviare un percorso che sia di sviluppo e di reciproco interesse con tutte le caratteristiche che un percorso di partnership con gli intermediari e il mondo assicurativo richiede. Dopo questo evento abbiamo iniziato i contatti specifici con la rete e devo dire che da parte dei nostri partner ho trovato una grande disponibilità alla collaborazione.
D. In questa fase cosa avete chiesto, in particolare, agli agenti di CF?
Rocchi. Due elementi indispensabili e imprescindibili: ingaggio e condivisione. Mi riferisco alla completa comprensione e successiva condivisione delle soluzioni che offre la nostra società e altresì dello “sposare” quelle che sono le linee guida e i valori alla base del Gruppo. Tra questi la massima attenzione e il massimo rispetto nei confronti dei bisogni del cliente.
D. Qui entrano in gioco i prodotti messi loro a disposizione…
Rocchi. E sono tanti. Infatti, la nostra offerta è ampia e variegata. Ecco che la questione ruota attorno al fatto di capire quale debba essere, in questo momento, il panel di prodotti sui quali puntare e fare riferimento. Uno dei nostri obiettivi è fare una sorta di “selezione” di quelle polizze che non sono più in linea con le esigenze dei clienti. Vogliamo puntare a una razionalizzazione delle soluzioni con una forte ottica all’innovazione di prodotto e aderenza al mercato di riferimento. Oltre questo anche maggiore vicinanza agli intermediari.
D. Rivedrete, quindi, il catalogo prodotti?
Rocchi. Certamente sì. Sarà rivisto quello esistente e sarà riconsiderato integralmente nel nuovo piano industriale in funzione degli obiettivi che ci siamo dati.
D. Il target di clientela rimane quello retail?
Rocchi. Sì. Sul mondo delle imprese abbiamo allo studio qualcosa ma è ancora presto per fare annunci.

D. Come è suddiviso, oggi, il portafoglio di CF Assicurazioni?
Rocchi. Le nostre aree di specializzazione sono principalmente quattro: cessione del quinto (in termini di distribuzione per categoria di prodotto è pari al 25%, ndr), vita e risparmio (35%, ndr), casa e reddito (14%, ndr), salute e infortuni (17%, ndr). L’obiettivo è fornire una risposta completa e adeguata a tutti i bisogni di serenità e sicurezza.
D. Sinergie con il gruppo Tecnocasa. Come si svilupperà questo ambito?
Rocchi. L’ambizione è di rendere concreta questa collaborazione, partendo da quelli che sono gli aspetti più generali, come per esempio la comunicazione. Sarebbe presuntuoso da parte nostra pensare che CF possa vivere di vita propria: non avrebbe né i mezzi, né la capacità. A noi spetta il compito di allineare alcune cose a quella che è la specificità del mondo assicurativo, ma sempre nell’ambito di una linea guida che sia quella del Gruppo Tecnocasa.
D. Penso per esempio alla collaborazione fra agenzie assicurative e immobiliari…
Mazzucchelli. Questo è un discorso che deve essere valutato a fondo e lo si sta già facendo, ma bisogna coniugare una strategia coerente tra le due realtà.
Rocchi. Attualmente l’ambito più affine al settore assicurativo vede già una parte importante che è tutto il mondo dei mediatori creditizi, con Kiron, la rete di mediazione creditizia più grande in Italia, nell’ambito delle polizze legate alla mediazione creditizia. Kìron, società del Gruppo Tecnocasa, è presente in Italia con oltre 200 agenzie specializzate e distribuite capillarmente sul territorio. Questa è già una vera sinergia. Ne deriva il fatto che è fondamentale co-progettare e realizzare nuove opportunità di business e soluzioni ancora più strutturate ed efficaci, forti della profonda conoscenza che la rete Kìron ha del settore di appartenenza e grazie ai professionisti, consulenti del credito e assicurativi, che la costituiscono.
D. Formazione e sistemi informatici. Come si sta muovendo CF su questi due aspetti?
Rocchi. Sul versante della formazione abbiamo una funzione che si occupa di questo e supporta ogni tipologia dei nostri intermediari che operano nella cessione dello stipendio, nella mediazione creditizia e nell’assicurazione tradizionale. In primo piano ci sono tutte le indicazioni e gli strumenti per poter vendere il prodotto in un modo adeguato. L’aspetto riferito ai sistemi informativi sarà affrontato nell’ambito del nuovo piano strategico, anche se stiamo facendo delle considerazioni significative allo scopo di avvicinare la distribuzione e la tecnologia a supporto delle persone.

D. Insomma il lavoro non vi manca…
Mazzucchelli. La nuova partita si gioca su capisaldi ben precisi. CF Assicurazioni è una compagnia specialistica dedicata a un segmento di mercato ben definito e tale vuole essere. Vuole crescere e vuole essere la migliore. Come? Attraverso una organizzazione più snella e più pratica, con una innovazione profonda nei sistemi informatici e con un sistema distributivo di maggior efficacia.
D. Nuovo management a marzo. Eppure a luglio alcuni organi di stampa avevano ventilato l’ipotesi di una vendita/cessione di CF…
Mazzucchelli. Qualora ci fossero aggiornamenti in questa direzione sarà nostra cura comunicarli direttamente.
D. Infine una domanda su questa una nuova esperienza professionale. Parto da Mazzucchelli, che certamente non ha bisogno di presentazioni visti i suoi trascorsi ai vertici, fra l’altro, di Milano Assicurazioni e Cattolica. Cosa l’ha spinta a rientrare nel giro?
Mazzucchelli. Ho accettato la proposta fatta dal Gruppo Tecnocasa che ho ritenuto interessante soprattutto per la realtà che rappresenta, sia in termini valoriali sia in termini di solidità. CF è una compagnia specialistica e credo che la sua forza sia quella di rivendicare come un elemento distintivo questo suo status. Ho fiducia che CF cominci un percorso di sviluppo importante; stiamo facendo delle cose molto buone per le quali sono confidente.
D. Rocchi, lei è invece alla prima esperienza nel ruolo di amministratore delegato…
Rocchi. Esattamente. In passato ho ricoperto importanti incarichi a capo di strutture molto più numerose rispetto al numero di dipendenti che c’è in CF. La visione un po’ romantica che ho del mio lavoro negli ultimi anni si era un pochino inaridita. Qui la declino nelle cose che facciamo e devo dire grazie alla proprietà di avermi concesso questa opportunità. Quello che sto cercando di fare è creare un clima nuovo e maggiormente collaborativo fra le persone che vi lavorano e che appartengono a questo gruppo. Il capitale umano è fondamentale.
Fabio Sgroi
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