Il capo del servizio tutela del consumatore dell’Ivass: «Abbiamo chiarito in più occasioni che lo consideriamo uno strumento utile e ne faremo un uso saggio».

«Il mystery shopping? Ci attendiamo che i principali effetti siano sul piano della prevenzione. Sapere che esistono queste figure (il riferimento è agli acquirenti in incognito mandati dall’Ivass, ndr) e che c’è questo strumento in più che ha l’autorità di vigilanza può indurre il mercato, che nella stragrande maggioranza è composto da operatori seri e professionali, a prestare una maggiore attenzione rispetto alla compliance e alle norme a tutela del consumatore nel momento dell’acquisto di un prodotto». È quanto affermato da Maria Luisa Cavina, capo del servizio tutela del consumatore dell’Ivass, intervenuta all’ultima edizione dell’Insurance Day 2022 (evento organizzato da MilanoFinanza in collaborazione con Accenture).
Cavina ha parlato, fra l’altro, anche di questa modalità di indagine che utilizza personale specializzato in incognito, con il compito di acquistare prodotti assicurativi da banche, poste, intermediari finanziari in modo anonimo.
Una nuova modalità per la quale sono state espresse preoccupazioni da parte degli operatori del settore. «Noi abbiamo chiarito in più occasioni che lo consideriamo uno strumento di supporto, uno strumento utile e ne faremo un uso saggio», ha precisato Cavina, ricordando come questa iniziativa sia «frutto di un progetto fortemente voluto e anche finanziato dalla commissione europea. Ci sembra un buona iniziativa soprattutto in uno scenario così complesso e di rapida evoluzione in cui anche i prodotti cambiano, ce ne sono di nuovi e incorporano altri servizi».
Fabio Sgroi
© RIPRODUZIONE RISERVATA











