Il gruppo veronese ha approvato la comunicazione di riscontro alla nota dell’istituto di vigilanza dell’8 gennaio scorso. Ecco tutti i punti.
Venerdì scorso il consiglio di amministrazione di Cattolica, dopo aver acquisito i pareri dei comitati endoconsiliari e le valutazioni del comitato per il controllo sulla gestione, ha approvato la comunicazione di riscontro (comprensiva del piano) alla nota dell’Ivass dell’8 gennaio scorso.
Vediamo nel dettaglio. Per quanto riguarda il ricambio dei componenti dell’organo amministrativo, il Cda ha conferito circa un mese fa un incarico all’advisor indipendente Spencer Stuart, al fine di supportare il comitato nomine e il board stesso «nell’aggiornamento delle valutazioni inerenti alla composizione quali-quantitativa dell’organo amministrativo e nella predisposizione della lista dei candidati per il rinnovo del consiglio stesso». Il Cda ha anche avviato il processo di «autovalutazione e di rinnovo della politica “fit&proper” della compagnia e del gruppo». Quindi, «correlativamente all’efficacia della trasformazione in SpA e alla convocazione dell’assemblea degli azionisti per gli adempimenti di bilancio, il Cda si presenterà dimissionario per consentire il rinnovo integrale dell’organo».
Altro punto è la revisione della politica di remunerazione. Sarà sottoposta all’approvazione della prossima assemblea dei soci una proposta di determinazione dei compensi complessivi per i componenti degli organi sociali della compagnia, che prevede una riduzione rispetto agli attuali emolumenti. La proposta è stata elaborata «tenendo conto, tra l’altro, della necessità di adeguare l’ammontare dei compensi da corrispondere agli amministratori a un benchmark di mercato, definito con il supporto di una società di consulenza indipendente e specializzata, mediante il confronto con un peer group di società per azioni assicurativo finanziare assimilabili alla compagnia».

La politica sulla remunerazione 2021, inoltre, oltre alla previsione di «limiti percentuali riferiti al sistema incentivante di breve e lungo termine, già presenti, dettaglierà ulteriormente il capitolo dedicato alle altre componenti variabili della remunerazione, specificando i criteri utilizzati per l’assegnazione delle componenti variabili straordinarie al personale dipendente con evidenza dei requisiti di solvibilità necessari in funzione della tipologia e dell’ammontare della componente variabile stessa». Il sistema di remunerazione variabile di breve termine sarà integrato mediante «l’inserimento di ulteriori indicatori specifici che aumentino l’attenzione al livello di rischio delle funzioni aziendali».
In merito agli apporti di liquidità alle controllate non assicurative e al Fondo H-Campus, nella comunicazione si dà conferma che la compagnia non ha dato corso a operazioni di apporto di liquidità, sotto qualsiasi forma, alle società controllate non assicurative del gruppo, né ha effettuato o intende effettuare ulteriori apporti al Fondo H-Campus, «senza il previo parere favorevole del comitato per il governo societario e la sostenibilità».
Capitolo vendita delle azioni proprie. Nella comunicazione viene confermato che la compagnia procederà alla dismissione del pacchetto di azioni proprie acquisito in sede di rimborso agli azionisti receduti nel termine massimo imposto dall’Ivass, in conformità alle disposizioni legali e regolamentari applicabili.
Per quel che concerne il completamento del rafforzamento patrimoniale, Cattolica ha assunto la decisione di posticipare di alcuni mesi l’esecuzione della seconda tranche (dell’importo di 200 milioni di euro) dell’aumento di capitale sociale deliberato lo scorso 4 agosto, al fine di «avere il tempo necessario per fornire maggiori informazioni al mercato».
Infine, ci sono i punti relativi al rafforzamento del governo societario e alle altre misure previste dal piano. Nel primo caso, le misure di rafforzamento sono state suddivise, sulla base delle osservazioni formulate dall’Ivass, in tre macro-aree di intervento: sistema di governo societario e di controllo, gestione degli investimenti immobiliari e gestione della rete agenziale e degli accordi con Coldiretti.
Per quanto riguarda il sistema di governo societario e di controllo, il Cda ha approvato alcune modifiche al regolamento del consiglio stesso e dei comitati consiliari, volte, tra l’altro, «a garantire una più efficace dialettica interna tra i diversi organi, nonché a recepire le raccomandazioni del nuovo codice di corporate governance delle società quotate, come approvato dal comitato per la corporate governance nel mese di gennaio 2020». In relazione al processo di pianificazione strategica, il piano prevede il rafforzamento in modo da «assicurarne la necessaria reattività all’evolversi degli scenari ipotizzati nel piano industriale e consentire un più efficace processo di valutazione dei rischi, anche in via prospettica, ai fini dell’adeguata definizione del complessivo fabbisogno di solvibilità». Il comitato per il controllo sulla gestione ha definito un piano delle attività di verifica sulla funzionalità dell’organo amministrativo e dei comitati endoconsiliari che dovranno essere condotte, con il supporto delle funzioni aziendali di compliance e internal audit, nel corso del 2021. Il Cda ha adottato misure volte al rafforzamento quali-quantitativo delle funzioni internal audit e risk management della compagnia. Cattolica si è riservata di integrare il piano di audit per il 2021. Il processo Orsa (Own risk and solvency assessment) verrà rafforzato per consentire all’organo amministrativo di «valutare compiutamente il profilo di rischio del gruppo e delle diverse controllate e definire il fabbisogno complessivo di solvibilità».
Entro il primo semestre del 2021 sarà adottato un piano strategico sulla tecnologia della informazione e comunicazione (Ict), che includerà le misure in materia di cyber security aziendale, per assicurare l’esistenza e il mantenimento di un’architettura complessiva dei sistemi «integrata e sicura dal punto di vista infrastrutturale e applicativo, adeguata ai bisogni della compagnia, in linea con la normativa applicabile».
Per quanto riguarda la gestione degli investimenti immobiliari, il piano di Cattolica prevede azioni «volte al rafforzamento dei presidi di controllo sugli investimenti nel settore immobiliare e agricolo e del processo di valutazione degli investimenti immobiliari da allocare alle gestioni separate».
Il piano definisce, infine, interventi sulla gestione della rete agenziale e degli accordi con Coldiretti improntati su queste direttrici: sistema di remunerazione e incentivazione della rete agenziale, iniziative volte al risanamento dei portafogli agenziali in perdita, processi di controllo sulla rete agenziale e degli accordi con Coldiretti.
Fabio Sgroi
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