Il consiglio di amministrazione del gruppo veronese ha approvato il nuovo piano strategico 2021-2023.
Consolidamento, focalizzazione e sostenibilità. Si basa su questi tre principi il nuovo piano strategico che il consiglio di amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha approvato ieri nel corso di una riunione. «Il piano rolling si propone di lavorare in continuità con la nostra strategia industriale e ci permette, grazie al rafforzamento delle nostre linee di business e alla nostra dinamicità commerciale, di rispondere in modo adeguato ai mutamenti del mercato», ha dichiarato Carlo Ferraresi, amministratore delegato del gruppo Cattolica Assicurazioni.
Un piano che, ha aggiunto l’AD, «ci consentirà di affrontare in modo efficace le nuove esigenze che emergeranno nel settore assicurativo», soprattutto alla luce dei «numerosi equilibri» modificati dal Covid.
Entrando nel dettaglio del piano, il gruppo ha spiegato che punta, dunque, sul consolidamento (tramite il completamento delle iniziative in corso relative al precedente piano 2018-2020 e una conferma degli andamenti tecnici, definiti positivi, dei rami danni e della rete agenziale), sulla focalizzazione (in particolare su iniziative strategiche selezionate, con un’accelerazione del piano di efficientamento e rilancio della redditività del business vita) e sulla sostenibilità (attraverso iniziative sulle Tenute di Cattolica anche al fine di incrementarne la redditività e tramite il rafforzamento della strategia Esg, per una trasformazione sostenibile del business).
La strategia del piano 2021-2023 sarà costruita su quattro priorità relativamente al core business: presidio della profittabilità danni e crescita su servizi auto e salute, con rafforzamento del valore della rete agenziale; incremento dell’efficienza operativa attraverso l’ottimizzazione dei costi e l’efficientamento/semplificazione dei processi; recupero della sostenibilità nel vita tramite la revisione dell’offerta e l’ottimizzazione del portafoglio in force; riduzione della volatilità del Solvency II Ratio, anche attraverso la diversificazione del portafoglio.
Fabio Sgroi
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