La previsione è un risultato compreso tra 350 milioni di euro e 375 milioni di euro, ma occorre considerare alcuni potenziali rischi.
Nonostante l’emergenza sanitaria legata al Covid 19, il gruppo Cattolica Assicurazioni ritiene ancora realistica la previsione fatta all’inizio dello scorso mese di febbraio di un risultato operativo per il corrente esercizio compreso tra 350 milioni di euro e 375 milioni di euro.
Certo, ha specificato il gruppo veronese, c’è da considerare alcuni potenziali rischi che inevitabilmente porterebbero a una riduzione di questa stima, qualora si materializzassero. Ma quali sono questi rischi? Cattolica ne elenca tre: l’emersione «significativa» di sinistri legati al Covid-19 a oggi non noti, tra cui un «forte aumento» di quelli vita; una crescita «significativa» della frequenza sinistri auto (rispetto alla media storica degli ultimi anni) nel corso dei prossimi mesi legata a un cambio di comportamento nell’uso dei mezzi privati per gli spostamenti nel momento di ripresa dell’attività; una caduta dell’attività economica «molto peggiore» delle attuali attese, che comporti ulteriori cali della raccolta premi, un «forte» aumento delle sinistrosità di certe linee di business (conseguenza tipica delle recessioni gravi) associata a un «forte» aumento dei riscatti nel vita stante la necessità di liquidità da parte dei clienti.
Il risultato di utile netto, ha inoltre precisato Cattolica, è dipendente anche da altri fattori, quali eventuali svalutazioni, come successo nella prima parte di quest’anno.
Fabio Sgroi
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