È quanto ribadito dal consiglio di amministrazione del gruppo veronese, rispondendo alla domanda di un azionista “storico”.
Cattolica Assicurazioni manterrà il brand. Non solo. Salvaguarderà i livelli occupazionali, il territorio e la storia della compagnia. Lo ha sottolineato il consiglio di amministrazione del gruppo veronese, rispondendo alla domanda di un azionista “storico” posta prima dell’ultima assemblea ordinaria che si è tenuta a Verona.
La domanda era tesa a chiarire cosa intendesse la compagnia per quanto riguarda il proprio futuro, contestualmente a quanto dichiarato dalla stessa nella relazione che ha accompagnato il bilancio consolidato 2021. Il passaggio richiamato era questo: “… siamo consapevoli di avere un grande passato alle spalle ed è su queste solide basi che abbiamo impostato il futuro della compagnia…”.
In sostanza, l’azionista ha chiesto se questa frase si riferisse «forse alla sua ristrutturazione e al suo riposizionamento a Verona o alla cancellazione dell’attuale società che quindi non avrà futuro», o «forse il riposizionamento di gran parte di uffici e personale in altre aree diverse da quelle storiche veronesi». Dalla lettura delle notizie di stampa sui progetti futuri, ha continuato l’azionista, «sembra che il futuro della compagnia a Verona non esista, o se esiste lo è in modo molto ridimensionato».
Il board di Cattolica ha risposto anche se la domanda non risultava «strettamente pertinente» all’ordine del giorno dell’assemblea ordinaria degli azionisti del 26 aprile scorso. Lo ha fatto «in un’ottica di massima trasparenza informativa verso il mercato e i suoi azionisti».
Il Cda ha specificato che il ruolo finanziario, sociale e storico di Cattolica è «alla base di qualsiasi considerazione sul futuro stesso della compagnia. Si tratta di un patrimonio distintivo che è stato rafforzato dall’ingresso nel capitale sociale di un player internazionale come Assicurazioni Generali che ha subito dimostrato di voler investire nelle eccellenze di Cattolica, attraverso una partnership industriale che ha generato valore per i clienti, le reti distributive e tutti gli stakeholder».
Per i vertici di Cattolica, la successiva Opa promossa da Assicurazioni Generali «è una ulteriore conferma della volontà dell’azionista di controllo di promuovere la crescita, la creazione di valore e il benessere delle comunità in cui Cattolica opera. Come è stato più volte dichiarato, Assicurazioni Generali intende mantenere il brand Cattolica, salvaguardando i livelli occupazionali, il territorio e la storia della Compagnia. La società e i suoi punti di forza continueranno pertanto ad esistere all’interno di un gruppo leader internazionale del settore, che consentirà, grazie alla sua forza innovativa e tecnologica, di ampliare l’offerta di prodotti e compiere un ulteriore salto di qualità».
Fabio Sgroi
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