In base ai numeri riferiti alla fine del 2015, la strategia del gruppo veronese è stata quella di razionalizzare le agenzie con mandato e gli sportelli bancari e ampliare il numero dei promotori finanziari.
Razionalizzazione delle agenzie con mandato e degli sportelli bancari e ampliamento del numero dei promotori finanziari. È stata questa la strategia del gruppo Cattolica nel 2015 per quanto concerne la rete distributiva nel suo complesso. In attesa di conoscere i numeri di questo anno ormai prossimo alla conclusione, diamo un’occhiata a quelli del 2015.
Al 31 dicembre 2015 le agenzie con mandato erano 1.516 contro le 1.535 di fine 2014. La distribuzione dei punti vendita è così suddivisa: 52% nel nord Italia, 27% nel centro e 21% nel sud e isole.
Per quanto riguarda le reti partner, il gruppo Cattolica ha potuto contare sempre a fine 2015 di 5.744 sportelli bancari che distribuiscono i prodotti dell’area previdenza (contro i 5.985 al 31 dicembre 2014), di 1.039 promotori finanziari che distribuiscono prodotti vita dell’area bancassicurazione (910 nel 2014) e i consulenti previdenziali (362 contro i 485 al 31 dicembre 2014). Questi ultimi non sono altro che i subagenti di C.P. Servizi Consulenziali, che in passato distribuivano prodotti di Cattolica Previdenza, poi scissa in Cattolica con effetto 30 giugno 2015.
Per quanto riguarda la capogruppo Cattolica Assicurazioni, al 31 dicembre 2015 le agenzie con mandato erano 834 contro le 867 di fine 2014. Il calo è stato pari al 3,8%. Per quanto concerne le reti partner, Cattolica ha potuto contare sempre a fine 2015 di 723 sportelli bancari che distribuiscono i prodotti dell’area previdenza (contro gli 828 al 31 dicembre 2014, -12,7%), di 105 promotori finanziari (78 nel 2014, +34,6%) e i “nuovi” consulenti previdenziali (362).
Fabio Sgroi
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