Un rapporto di Sigma evidenzia come l’anno scorso le catastrofi naturali e quelle causate dall’uomo siano state 304, provocando la morte di 13.523 persone.
Nel 2018 le catastrofi naturali e quelle causate dall’uomo sono state 304 e hanno provocato la morte di 13.523 persone, determinando perdite totali per 165 miliardi di dollari, dei quali solo 85 sono state coperte dal settore assicurativo. È quanto emerge da un rapporto di Sigma, la divisione di ricerca del riassicuratore svizzero Swiss Re. L’incidenza di queste perdite sull’output mondiale è stata pari a quasi 0,2 punti percentuali di Pil, valore inferiore alla media degli ultimi 10 anni.
La maggior parte delle vittime sono state causate da eventi in Asia (8.823 morti) e in Africa (2.488) con danni complessivi rispettivamente pari a 55 miliardi e 1 miliardo, di cui il 37% e il 20% rimborsati da compagnie di assicurazione e riassicurazione. Le maggiori perdite economiche erano localizzate in America del Nord (80 miliardi; di cui 53 assicurati, il 66%). In Europa i danni provocati dalle calamità sono stati pari a 21 miliardi, di cui 7,7 miliardi assicurati (37%).

Sempre nel 2018, le perdite derivanti da calamità, naturali e non, sono state notevolmente inferiori rispetto al picco decennale toccato l’anno precedente, quando i costi totali erano stati quasi doppi (350 miliardi, di cui 150 assicurati).
L’andamento del tasso di copertura assicurativa è stato a sua volta molto altalenante passando da un minimo del 10% nel 1995 a oltre il 50% nel 2018.
Fabio Sgroi
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