Per il presidente del Gruppo agenti Lloyd Italico la relazione fra imprese e intermediari «non sta in piedi senza un vero patto di sistema su questo tema».
«I contratti sottoscritti fra compagnie e agenti sulla contitolarità dei dati dei clienti? Attenzione, ce ne sono in giro alcuni che sono viziati giuridicamente a monte, perché la contitolarità che è stata introdotta ora vede una parte prevalente in favore delle compagnie e questo è un vulnus che vìola l’esistenza stessa della contitolarità e degli accordi che la regolano. Le compagnie devono capire che per noi non è il cavallo di Troia per il plurimandato….». È quanto sostiene Antonio Canu, presidente del Gruppo aziendale agenti Lloyd Italico, intervenuto recentemente alla presentazione dell’ultimo Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi a cura di Cgpa Europe a Milano.
Per Canu, la relazione fra agenti e compagnia «non sta in piedi senza un vero patto di sistema su questo tema. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che ci vuole la massima fiducia tra le parti e in casi di fiducia reciproca noi siamo pronti ad alimentare in maniera puntuale i sitemi di compagnia oltre che nostri. Se io faccio un percorso in cui questo sembra realizzarsi e poi una delle due parti dice all’altra che non puoi avere una banca dati proprietaria crolla tutto il meccanismo».
Fabio Sgroi
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