All’istituto di vigilanza non è giunta alcuna segnalazione. Gli intermediari che figuravano nella lista originaria hanno avuto un mese di tempo per giustificare l’inattività per oltre tre anni.
All’Ivass non è giunta alcuna comunicazione in merito al provvedimento di cancellazione dal Rui degli intermediari assicurativi e riassicurativi che, senza giustificato motivo, non hanno esercitato l’attività per oltre tre anni e al relativo elenco pubblicato sul sito istituzionale dell’istituto di vigilanza.
Dunque, fa sapere l’Ivass, dal 17 ottobre scorso e fino al 17 novembre scorso non è pervenuta alcuna segnalazione e pertanto l’elenco, a questo punto, diventa “definitivo”.
L’Ivass, tuttavia, informa che la reiscrizione nel Rui «potrà essere richiesta in ogni momento, purché l’interessato dimostri di aver regolarmente adempiuto agli obblighi di pagamento del contributo annuale di vigilanza, nonché agli obblighi di aggiornamento professionale e al pagamento della tassa di concessione governativa».
È comunque ammesso il ricorso giurisdizionale al Tar del Lazio contro il provvedimento dell’Ivass (Prot. n. 51-14-001813 del 15 dicembre 2014) entro 60 giorni dalla notificazione e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notificazione.
Fabio Sgroi
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