venerdì 03 Ottobre 2025

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CANALI DISTRIBUTIVI: LA SITUAZIONE NEL RAMO DANNI ALLA FINE DEL TERZO TRIMESTRE 2021

La quota degli agenti nel settore auto è dell’82,5% (84,5% nella sola Rc auto). Prosegue la crescita degli sportelli bancari.  

Dopo aver visto i dati sui premi del portafoglio diretto italiano dei rami danni al terzo trimestre 2021, Tuttointermediari.it si concentra ora sui numeri comunicati dall’Ania relativamente all’analisi di dettaglio per canale distributivo e ramo.

Per quanto concerne le imprese italiane ed extra Unione Europea, la principale forma di intermediazione in termini di market share resta il canale agenziale (73,4% come nel trimestre precedente, e in lieve diminuzione rispetto al terzo trimestre del 2020, 74,3%).

In particolare, i rami nei quali questa tipologia di canale è risultata più sviluppata sono Rc veicoli marittimi (94%), Rc auto (84,5%), Altri danni ai beni (79,5%), Rc generale (78,9%), cauzione (76,3%), tutela legale (76,1%) e assistenza (75,8%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si sono riscontrati invece nei rami corpi veicoli aerei (13,4%), corpi veicoli marittimi (23%)  e Rc aeromobili (27,7%), nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 84,7%, 76,7%, 70,5%. Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari all’8,4%.

Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è molto rilevante sono il ramo merci trasportate (51,9%), corpi veicoli ferroviari (24,9%), credito (25,2%), cauzione (20,4%). Va evidenziato, precisa al solito l’Ania, che la quota di mercato dei broker è sottostimata, in quanto non considera una parte di premi (stimata per il totale danni, nel 2020, in 24,8 punti percentuali) che questi intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Per l’Ania, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 48,6% mentre quella dei broker salirebbe a 33,2%.

Gli sportelli bancari con una quota di mercato dell’8,3% (7,3% alla fine di settembre 2020), continuano a rappresentare un canale di distribuzione in crescita; sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi del ramo perdite pecuniarie (37,5%) e credito (25,6%). Da segnalare la crescita anche nei rami malattia (14,3%), infortuni (18,6%), incendio (14,1%) e tutela legale (12,2%).

La vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet) a fine settembre 2021 ha registrato un’incidenza del 9,4% (come a fine settembre 2020). Facendo riferimento alle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, è risultato che le agenzie in economia, gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico dell’impresa e i produttori diretti, pesavano per il 5% (4,5% un anno prima), mentre per il 3,4% il canale internet (3,6% nello stesso periodo del 2020); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori on line è risultata stabile e pari all’1,4%; in particolare nel settore auto questa quota è pari al 2,8% mentre più bassa e pari allo 0,3% è quella relativa agli altri rami danni. In particolare, i rami in cui si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori on line sono l’assistenza (2,2%), la tutela legale (1,5%), gli infortuni (0,6%) e le perdite pecuniarie (0,3%).

Relativamente alle rappresentanze di imprese Ue, i principali canali di distribuzione sono stati gli agenti e i broker con una quota rispettivamente pari a 44,7% e a 44,6%. In particolare, nel settore auto è quello agenziale il canale distributivo più utilizzato, con una quota del 74,9%, mentre negli altri rami danni è risultato essere quello dei broker (53,3%). Gli sportelli bancari sono il terzo canale di vendita con una quota del 6,9% (4% nel settore auto e 7,8% nei restanti rami).

Fabio Sgroi

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