venerdì 19 Settembre 2025

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CANALI DISTRIBUTIVI: LA SITUAZIONE NEL RAMO DANNI ALLA FINE DEL SECONDO TRIMESTRE 2021

La quota degli agenti nel settore auto è dell’82,7% (84,7% nella sola Rc auto). Continua la crescita degli sportelli bancari.   

Dopo aver pubblicato i dati sui premi del portafoglio diretto italiano dei rami danni al secondo trimestre 2021, Tuttointermediari.it si sofferma adesso sui numeri comunicati dall’Ania relativamente all’analisi di dettaglio per canale distributivo e ramo (vedere tabella sotto, cliccaci sopra per ingrandire).

Per quanto concerne le imprese italiane ed extra Unione Europea, la principale forma di intermediazione in termini di market share si è confermato essere il canale agenziale (73,4%). In particolare, i rami nei quali questa tipologia di canale è risultata più sviluppata sono Rc veicoli marittimi (92,7%), Rc auto (84,7%), Altri danni ai beni (80,3%), Rc generale (80,1%), tutela legale (76,2%), cauzione (76%) e assistenza (75,9%). Volumi di business molto ridotti per gli agenti si sono riscontrati invece nei rami corpi veicoli aerei (10,8%), Rc aeromobili (21,1%) e corpi veicoli marittimi (20,7%) nei quali è molto forte la presenza dei broker con quote di mercato rispettivamente pari a 87,7%, 77,7%, 78,9%. Sono proprio i broker a rappresentare il secondo canale di distribuzione dei premi danni con una quota pari all’8,6%.

Oltre a quelli già menzionati, i rami in cui l’intermediazione dei broker è molto rilevante sono il ramo merci trasportate (49,8%), corpi veicoli ferroviari (22,8%), credito (24,1%), cauzione (20,7%). Va evidenziato, precisa l’Ania, che la quota di mercato dei broker è sottostimata, in quanto non considera una parte di premi (stimata per il totale danni, nel 2020, in 24,8 punti percentuali) che questi intermediari raccolgono ma che presentano alle agenzie e non direttamente alle imprese. Per l’Ania, la quota degli agenti per il totale settore danni scenderebbe a 48,6% mentre quella dei broker salirebbe a 33,4%.

Gli sportelli bancari con una quota di mercato dell’8% (7% alla fine di giugno 2020), continuano a rappresentare un canale di distribuzione in crescita; sono stati maggiormente coinvolti nella commercializzazione dei premi del ramo perdite pecuniarie (38%) e credito (26,3%). Da segnalare la crescita anche nei rami malattia (13,1%), infortuni (17,6%), incendio (12,8%) e tutela legale (11,7%).

La vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet) a fine giugno 2021 ha registrato un’incidenza del 9,7% (9,3% a fine giugno 2020). Facendo riferimento alle singole modalità di distribuzione della vendita diretta, è risultato che le agenzie in economia, gli intermediari a titolo accessorio che operano su incarico dell’impresa e i produttori diretti, pesavano per il 5,3% (4,6% un anno prima), mentre per il 3,3% il canale internet (3,5% nello stesso periodo del 2020); la quota relativa ai premi veicolati attraverso i preventivatori on line è risultata stabile e pari all’1,4%; in particolare nel settore auto questa quota è pari al 2,7% mentre più bassa e pari allo 0,3% è quella relativa agli altri rami danni. In particolare, i rami in cui si fa ricorso da parte degli assicurati all’utilizzo di preventivatori on line sono l’assistenza (2,1%), la tutela legale (1,5%), gli infortuni (0,6%) e le perdite pecuniarie (0,3%).

Relativamente alle rappresentanze di imprese Ue, i principali canali di distribuzione sono stati gli agenti e i broker con una quota rispettivamente pari a 42,7%e a 46,6%. In particolare, nel settore auto è quello agenziale il canale distributivo più utilizzato, con una quota del 74,6%, mentre negli altri rami danni è risultato essere quello dei broker (55,6%). Gli sportelli bancari sono il terzo canale di vendita con una quota del 6,7% (3,9% nel settore auto e 7,5% nei restanti rami).

Fabio Sgroi

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