Il presidente dell’Associazione agenti Allianz, intervenuto a un convegno di Cgpa Europe: «Le regole devono essere uguali per tutti i player assicurativi, ma noi veniamo inondati di documenti da emettere al cliente e con responsabilità enormi. Non si può continuare così…».

«L’Ivass? Oggi sta attuando, nei confronti della categoria agenziale, un accanimento terapeutico e questo è allucinante». Rumoreggiano gli agenti. E lo manifestano apertamente e pubblicamente. La dichiarazione è di Ennio Busetto, presidente dell’Associazione Agenti Allianz, il secondo gruppo agenti più numeroso in Italia, intervenuto nel corso della presentazione, qualche giorno fa a Milano, della nona edizione dell’Osservatorio europeo degli intermediari assicurativi a cura di Cgpa Europe, compagnia specializzata nella Rc professionale degli intermediari.

Busetto, durante la tavola rotonda dal titolo Operatività e sostenibilità nella distribuzione assicurativa: quali responsabilità e quali opportunità? ha detto la sua in merito all’atteggiamento assunto dall’istituto di vigilanza.

«L’Ivass, a mio parere, dovrebbe cambiare registro ed evitare di accanirsi in questo modo nei nostri confronti. Le regole», ha affermato, «devono essere uguali per tutti i player assicurativi, ma noi veniamo inondati di documenti da emettere al cliente e con responsabilità enormi. Non è possibile continuare così. La normativa deve essere adeguata a quella che è la reale portata e necessità di aiuto al cliente. Tutta la documentazione che quest’ultimo riceve finisce nel cassetto….».

Fabio Sgroi

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