L’anno scorso i broker hanno intermediato complessivamente 16,7 miliardi di euro, per una quota di mercato di quasi l’11%, che sale al 40,1% se si considerano i soli rami danni. I dati resi noti questa mattina, nel corso dell’assemblea annuale dell’Aiba.
Nel 2014 i broker di assicurazioni nazionali hanno complessivamente gestito 16,7 miliardi di euro, per una quota di mercato del 10,9%. Il brokeraggio assicurativo si conferma punto di riferimento per la gestione dei rischi del tessuto produttivo italiano (oltre il 60% dei rischi industriali sono gestiti dai broker), mentre aumentano (+7,1%) gli intermediari professionali che decidono di passare al brokeraggio. Sono alcuni dei dati emersi questa mattina nel corso dell’assemblea annuale dell’Aiba (l’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) che si è svolta a Milano.
Nei soli rami danni, i broker hanno gestito in Italia oltre 15 miliardi di euro, per una quota di mercato del 40,1% (in calo rispetto al 42,1% del 2013). Infine qualche dato sulla categoria, che continua ad attrarre operatori: a fine 2014 le imprese di brokeraggio (escluse le ditte individuali) iscritte al Rui risultavano essere 1.566, per un aumento del 7,1% rispetto alle 1.462 del 2013. In aumento del 5,3% anche il numero delle persone fisiche, per un totale di 5.587 iscritti al Rui.
Aiba conta oggi su oltre 1.150 aziende associate, tra società e ditte individuali, che rappresentano circa l’80% di quanto complessivamente gestito dal mercato del brokeraggio assicurativo italiano. (fs)
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