La compagnia con sede a Bologna è stata la più multata (in termini di importo) nell’ultimo bollettino dell’istituto di vigilanza: quasi 114.000 euro (la somma di 18 ordinanze). Ecco perché.
È UnipolSai la compagnia più sanzionata (in termini di importo) nell’ultimo bollettino Ivass di novembre scorso. Non accadeva dal bollettino di luglio scorso, visto che questo triste primato, ultimamente, era spettato ad Alleanza Assicurazioni (agosto), Aviva Italia (settembre) e Axa Mps Vita (ottobre). In tutto sono state 18 le ordinanze riferite a UnipolSai, per un totale di 113.916,67 euro di multa.
Le infrazioni commesse hanno riguardato il combinato disposto degli articoli 5 (autorità di vigilanza), comma 2 (l’Isvap adotta ogni regolamento necessario per la sana e prudente gestione delle imprese o per la trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti vigilati ed allo stesso fine rende nota ogni utile raccomandazione o interpretazione), 7 (Reclami) e 183 (Regole di comportamento), comma 2 (l’Isvap adotta, con regolamento, specifiche disposizioni relative alla determinazione delle regole di comportamento da osservare nei rapporti con i contraenti, in modo che l’attività si svolga con correttezza e con adeguatezza rispetto alle specifiche esigenze dei singoli) del Codice delle Assicurazioni private (Cap) e l’articolo 8 (gestione dei reclami da parte delle imprese di assicurazione), comma 1 (le imprese di assicurazione autorizzate in Italia gestiscono i reclami di loro pertinenza, anche qualora riguardino soggetti coinvolti nel ciclo operativo dell’impresa, dando risposta al reclamante entro 45 giorni dal loro ricevimento) del regolamento Isvap 24/2008; gli articoli 141 (risarcimento del terzo trasportato) e 148 (procedura di risarcimento) del Cap; gli articoli 146 (diritto di accesso agli atti) del Cap e 5 del decreto ministeriale 191/2008 (disciplina del diritto di accesso dei contraenti e dei danneggiati agli atti delle imprese di assicurazione esercenti l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, di cui all’articolo 146 del Codice delle assicurazioni private); gli articoli 149 (procedura di risarcimento diretto) e 150 (disciplina del sistema di risarcimento diretto) del Cap e 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 254/2006 (regolamento recante la disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale a norma dell’articolo 150 del Cap).
In particolare, UnipolSai è stata multata per il mancato riscontro al reclamante entro il termine di 45 giorni dalla ricezione del relativo reclamo; per il mancato accoglimento, entro il termine di 60 giorni, della richiesta di accesso agli atti di fascicoli di alcuni sinistri Rc auto; per il mancato rispetto, per alcuni sinistri del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione e la comunicazione dei motivi di diniego dell’offerta di risarcimento (anche diretto) al danneggiato.
Fabio Sgroi
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