L’istituto di vigilanza ha comminato una multa totale di 51.100 euro, la somma degli importi riconducibili a 10 ordinanze.
È ancora Cattolica Assicurazioni la compagnia più colpita in termini di sanzioni pecuniarie nel bollettino Ivass dello scorso mese di novembre. Era accaduto anche a settembre 2018.
La multa complessiva per la società con sede a Verona è stata pari a 51.100 euro, la somma degli importi di 10 ordinanze.
In particolare, le infrazioni commesse hanno riguardato gli articoli 134 (attestazione sullo stato di rischio), comma 2 (il regolamento può prevedere l’obbligo, a carico delle imprese di assicurazione, di inserimento delle informazioni riportate sull’attestato di rischio in una banca dati elettronica detenuta da enti pubblici ovvero, qualora già esistente, da enti privati, al fine di consentire adeguati controlli nell’assunzione dei contratti di assicurazione di cui all’articolo 122, comma 1; in ogni caso l’Isvap ha accesso gratuito alla banca dati contenente le informazioni sull’attestazione) del Codice delle assicurazioni (Cap) e 5 (alimentazione, consultazione e funzionamento della Banca dati degli attestati di rischio), comma 2 (le informazioni relative all’ultimo attestato di rischio valido sono rese disponibili nella banca dati almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto), del regolamento Ivass 9/2015 e provvedimento Ivass 35/2015; il combinato disposto dell’articolo 134 (attestazione sullo stato di rischio) del Cap e degli articoli 2 (contenuto dell’attestazione sullo stato di rischio) e 6 (obbligo di consegna dell’attestazione sullo stato del rischio) del regolamento Ivass 9/2015; gli articoli 146 (diritto di accesso agli atti) del Cap e 5 del decreto ministeriale 191/2008 (disciplina del diritto di accesso dei contraenti e dei danneggiati agli atti delle imprese di assicurazione esercenti l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, di cui all’articolo 146 del Codice delle assicurazioni private); l’articolo 148 (procedura di risarcimento) del Cap; gli articoli 149 (procedura di risarcimento diretto) e 150 (disciplina del sistema di risarcimento diretto) del Cap e 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 254/2006 (regolamento recante la disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale a norma dell’articolo 150 del Cap); il combinato disposto degli articoli 183 (regole di comportamento) del Cap e 16 (riscontro a richieste di informazioni), comma 1 (le imprese forniscono riscontro per iscritto ad ogni richiesta di informazione presentata dal contraente o dagli aventi diritto in merito al rapporto assicurativo entro venti giorni dalla ricezione della richiesta) del regolamento Isvap 35/2010.
Entrando nel dettaglio, Cattolica è stata multata per la tardiva trasmissione alla banca dati Sita-Atrc di 6.902 attestati di rischio per il bimestre gennaio-febbraio 2017; il mancato accoglimento, entro il termine di 60 giorni, della richiesta di accesso agli atti di un fascicolo di un sinistro Rc auto; il mancato rispetto, per alcuni sinistri del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento (anche diretto) al danneggiato ovvero per la comunicazione dei motivi di diniego della stessa; il rilascio al contraente di errata attestazione sullo stato del rischio; il mancato riscontro all’interessato, entro il termine di 20 giorni, con riguardo alla richiesta di informazione relativa a un prodotto assicurativo vita. (fs)
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