Il totale delle multe inflitte dall’istituto di vigilanza è stato pari a 92.230 euro (la somma di 16 ordinanze).
Come accaduto nel bollettino di gennaio 2016, Allianz spa è risultata la terza compagnia più sanzionata dall’Ivass nel bollettino di marzo 2016, dopo UnipolSai e Aviva Italia. Il totale delle multe inflitte dall’istituto di vigilanza alla compagnia è stato pari a 92.230 euro (la somma di 16 ordinanze).
Le violazioni commesse hanno riguardato in particolare gli articoli 134 (attestazione sullo stato di rischio) del Codice delle assicurazioni (Cap) e 4 del Regolamento Isvap 4/2016 (obblighi informativi a carico di imprese a scadenza contratti Rc auto), l’articolo 141 (risarcimento del terzo trasportato), gli articoli 146 (diritto di accesso agli atti) del Cap e 5 del decreto ministeriale 191/2008 (disciplina del diritto di accesso dei contraenti e dei danneggiati agli atti delle imprese di assicurazione esercenti l’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, di cui all’articolo 146 del Codice delle assicurazioni private), gli articoli 148 (procedura di risarcimento), 149 (procedura di risarcimento diretto) e 150 (disciplina del sistema di risarcimento diretto) del Cap, e l’articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 254/2006 (regolamento recante la disciplina del risarcimento diretto dei danni derivanti dalla circolazione stradale a norma dell’articolo 150 del Cap).
Nel dettaglio, Allianz spa è stata sanzionata per rilascio ad alcuni contraenti di errata attestazione sullo stato del rischio e per mancato rilascio sempre ad alcuni contraenti, almeno 30 giorni prima della scadenza del contratto, dell’attestazione sullo stato del rischio; per mancato accoglimento, entro il termine di 60 giorni, della richiesta di accesso agli atti di alcuni fascicoli di alcuni sinistri Rc auto; per mancato rispetto, per alcuni sinistri del ramo Rc auto, dei termini per la formulazione dell’offerta di risarcimento (anche diretto) al danneggiato e per la comunicazione dei motivi di diniego della stessa.
Fabio Sgroi
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