Dopo Poste Vita, la sanzione più onerosa è stata inflitta all’indirizzo di Darag Italia.
Sono state 8, in tutto, le compagnie assicurative sanzionate nel bollettino dell’Ivass di gennaio scorso. Dopo la multa di 115.542 euro inflitta a Poste Vita, la seconda impresa sanzionata (in termini di maggiori importi) è stata Darag Italia: 60.000 euro di ammenda per queste irregolarità: «non corretta determinazione della Best estimate liability claims in virtù del non adeguato utilizzo del metodo chain ladder paid; utilizzo, nella determinazione della riserva sinistri civilistica, dell’importo della Best estimate calcolato con debolezze metodologiche; inefficacia del sistema di controlli interni e di gestione dei rischi, con particolare riferimento alle carenze metodologiche di cui sopra, che hanno inciso sia sulle informazioni del framework Solvency II, rassegnate nella comunicazione all’Ivass con riferimento al 31 dicembre 2018, sia su quelle relative al bilancio dello stesso esercizio».
La terza compagnia più multata è stata Generali Italia: due ordinanze per un totale di 46.000 euro per mancato rispetto del termine contrattuale previsto per la liquidazione della prestazione assicurativa di polizze vita per 13 posizioni nel periodo dal 1° marzo al 31 agosto 2020 e per la tardiva trasmissione alla banca dati Sita-Atrc di 46.684 attestati di rischio nel periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 su 1.889.107 attestati trasmessi complessivamente nello stesso periodo.
Le altre compagnie sanzionate sono Groupama Assicurazioni, Allianz spa, Cattolica Assicurazioni e Quixa (30.000 euro di multa) e Axa Assicurazioni (3.750 euro). (fs)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
