Alla fine del 2023 erano 2.260, contro i 2.204 dell’anno precedente. Aumenta la presenza femminile. In diminuzione la media della raccolta netta pro capite. Si incrementa, invece, quella relativa al patrimonio.
Cresce la rete di consulenti finanziari di Banca Generali. Al 31 dicembre 2023 era costituita da 2.260 professionisti contro i 2.204 di fine 2022 (l’incremento è pari al 2,5%) e i 2.162 di fine 2021. E aumenta anche il numero delle donne: 445 nel 2023, 432 nel 2022 e 412 nel 2021.
La rete di consulenti finanziari della banca del gruppo Generali è interamente localizzata in Italia e si compone di due categorie di collaboratori: i private banker, i financial planner e i wealth advisor, che sono legati alla società da mandato di agenzia; i relationship manager, legati alla banca da contratti di lavoro dipendente.
Nella prima categoria rientrano (sempre considerando i dati di fine dicembre 2023) 2.197 consulenti. I relationship manager sono, quindi, 63.
La crescita del numero di consulenti finanziari, ha spiegato la banca guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa, è dovuta all’attività di reclutamento svolta durante il 2023, che ha portato all’ingresso di 81 nuovi professionisti con «solida» esperienza nel settore.
Al termine del 2023 è risultato in linea con l’anno precedente il numero medio di clienti per consulente finanziario (154,5 contro 155 di fine 2022), mentre è diminuita (-1,7%) la media della raccolta netta per consulente finanziario (2,5 milioni di euro contro 2,6 milioni di euro di fine 2022). Aumenta, invece, la media relativa al patrimonio per consulente finanziario: 40,6 milioni di euro contro 37,3 milioni di euro di fine 2022 (+8,9%).
Dei 2.260 consulenti finanziari della rete, 1.641 (73% del totale) hanno più di 50 anni di età, 510 (23%) hanno una età compresa fra 35 e 50 anni, 109 (5%) hanno meno di 35 anni. La durata media del rapporto di collaborazione fra consulente e banca è di circa 13 anni.
Fabio Sgroi
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