L’istituto di vigilanza ha posto un’attenzione particolare sia sulla gestione, sia sullo sviluppo delle banche dati.
Gestione e sviluppo delle banche dati, sia gestite direttamente (Banca dati sinistri e Archivio integrato antifrode), sia affidate a soggetti esterni e regolate da normativa della vigilanza (come la Banca dati degli attestati di rischio). L’Ivass, nel 2019, ha posto un’attenzione particolare su questi aspetti che riguardano l’attività antifrode. I progetti informatici avviati, ha fatto sapere l’istituto di vigilanza, sono stati «numerosi», così come «consistenti» sono stati gli investimenti impegnati, sia in termini economici, sia di risorse umane.
BANCA DATI SINISTRI – Per l’Ivass, la Banca dati sinistri rappresenta lo strumento primario nell’azione di contrasto alle frodi assicurative nel settore della Rc auto da parte delle autorità pubbliche e degli organi giudiziari.
Nel 2019, sono pervenute 92 segnalazioni da persone fisiche (157 nel 2018) e due segnalazioni da imprese estere su presunti fenomeni di illegalità. Sono state trattate 20 richieste di informazioni su persone fisiche o veicoli oggetto di indagine da parte di autorità (17 nel 2018) e 201 richieste di accertamento delle coperture assicurative Rc auto (174 nel 2018) da autorità che, in sede di verifica della documentazione assicurativa su strada, hanno riscontrato la mancanza del contratto nella Banca dati delle coperture. Come nel 2018, una sola segnalazione ha riguardato la Banca dati degli attestati di rischio.
Le richieste di accesso alla Banca dati sinistri, Anagrafe testimoni e Anagrafe danneggiati sono state 667 (468 nel 2018) di cui 416 dai diretti titolari dei dati, 139 da autorità giudiziarie e forze dell’ordine (54 nel 2018) e 112 da terzi inclusi legali e giudici di pace. Un incremento «rilevante» si è osservato nelle richieste di accesso agli atti da parte di autorità (+154%) e dei titolari delle polizze (+60%). A parte quelle provenienti dai diretti interessati, in qualità di titolari del dato, le richieste di accesso sono accolte solo per finalità di prevenzione e contrasto delle frodi assicurative.
Sono state rilasciate 419 abilitazioni di nuovi utenti alla consultazione della Banca dati sinistri, su istanza di imprese e di 34 strutture di polizia giudiziaria e locale (292 nel 2018) e lavorate 134 richieste di riattivazione di utenze scadute ricevute da imprese e 93 da altri enti (393 e 197 nel 2018).
Sono state avviate 74 procedure sanzionatorie, di cui 28 nei confronti di imprese che non alimentavano correttamente la Banca dati sinistri e 46 relative all’alimentazione tardiva della Banca dati degli attestati di rischio.
Fra l’altro, l’Ivass fornisce alle imprese che alimentano la Banca dati sinistri un’analisi statistica mensile sulla qualità dei dati sui sinistri comunicati da ciascuna di loro. Queste informazioni sono utilizzate anche per la determinazione degli indicatori dell’Archivio integrato antifrode.
Nel 2019, l’Ivass ha arricchito le preesistenti 11 sezioni del report e aggiunto tre nuove sezioni dedicate al ruolo dei soggetti coinvolti nei sinistri, alla tempestività di invio delle segnalazioni e alle causali di trattazione. Inoltre, per le imprese designate del fondo di garanzia per le vittime della strada, gestito da Consap, viene fornita una reportistica specifica sui relativi sinistri.
ARCHIVIO INTEGRATO ANTIFRODE – Nel 2019 è proseguito lo sviluppo della piattaforma di scambio informazioni tra le imprese assicurative e del modello di network analysis a supporto dell’attività antifrode. L’obiettivo è lo scambio di documenti relativi ai sinistri con elevato score di anomalia, consentendo di creare un fascicolo elettronico del sinistro oggetto di specifici approfondimenti e soggetto ad attività antifrode rafforzata.
I volumi delle informazioni trattate dall’Archivio integrato antifrode (Aia) sono in aumento rispetto agli anni precedenti, con 12,5 milioni di segnalazioni elaborate nel 2019 a fronte di 9 milioni nel precedente esercizio. I nuovi sinistri sono quasi 3,2 milioni, anch’essi in crescita rispetto al 2018.
La distribuzione dei sinistri nelle quattro classi per score di sintesi Aia ha confermato una relativa stabilità: il 17% delle segnalazioni ha presentato un indicatore di anomalia medio o alto (score maggiore o uguale a 20), il 26% ha avuto un valore basso (score minore di 20) e il restante 57% ha registrato uno score pari a zero.
L’Ivass monitora periodicamente l’efficacia dei parametri che concorrono allo score di sintesi e delle calibrazioni, anche sulla base delle segnalazioni del mercato, provvedendo quando necessario alla loro revisione per prevenire o rimuovere eventuali distorsioni informative.
Il portale Aia, avviato nella seconda metà dell’anno scorso, è stato ampliato anche con la possibilità per le imprese di gestire direttamente gli accessi dei propri collaboratori per la consultazione delle banche dati.
Fabio Sgroi
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