La capogruppo in Italia di Axa ha registrato un risultato dell’attività di sottoscrizione pari a 110 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente. Utile netto a 97 milioni di euro.
Axa Assicurazioni, capogruppo in Italia di Axa, ha chiuso il 2020 con una raccolta premi di quasi 2,29 miliardi di euro (2,28 miliardi di euro a fine 2019), con un risultato dell’attività di sottoscrizione pari a 110 milioni di euro (76 milioni di euro nel precedente esercizio). L’utile netto è stato pari a 97 milioni di euro contro i 112 milioni di euro di fine 2019. Il calo è ascrivibile alla crisi pandemica. Il patrimonio netto è salito a 947 milioni di euro (da 850 milioni di euro).
DANNI – Entrando nel dettaglio e con riferimento al segmento danni, Axa Assicurazioni ha chiuso la gestione tecnica dell’esercizio con un saldo della attività di sottoscrizione pari a 84 milioni di euro, in aumento rispetto all’esercizio precedente (49 milioni di euro). I premi di lavoro diretto sono risultati pari a 1,6 miliardi di euro, di cui 856 milioni di euro nel segmento auto e 765 milioni di euro in quello non auto. La crescita ha riguardato prevalentemente i rami malattia, infortuni, incendio, altri danni ai beni e Rc generale.
Da segnalare il miglioramento del rapporto sinistri/premi (passato dal 68,8% al 66,9%) soprattutto grazie alla contrazione della frequenza dei sinistri imputabile al periodo di lock down e a un miglioramento della riassicurazione relativa agli eventi naturali per effetto dei maggiori recuperi di sinistri catastrofali per eventi atmosferici avvenuti nel 2020. Gli oneri per sinistri sono ammontati a oltre un miliardo di euro, registrando un aumento di 8 milioni di euro del costo dei sinistri rispetto all’esercizio precedente. Il combined ratio è risultato pari al 94,8%, in miglioramento (due punti percentuali) rispetto all’esercizio precedente.
VITA – La gestione vita ha evidenziato un saldo dell’attività di sottoscrizione pari a 27 milioni di euro, contro i 26 milioni di euro relativi all’esercizio precedente. Nel 2020 l’offerta commerciale della compagnia si è orientata verso prodotti di tipo multiramo, prodotti di risparmio con garanzie di protezione abbinate e prodotti di protezione.
I premi del lavoro diretto sono risultati pari a 662 milioni di euro (-3,5% rispetto all’esercizio precedente). L’onere per liquidazioni è rimasto sostanzialmente in linea e le spese di gestione del lavoro diretto sono calate rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. (fs)
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