Lo scontro fra il Sindacato nazionale agenti e Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Fna prosegue. Siamo all’ennesimo batti e ribatti. E sulle ispezioni nelle agenzie…
Prosegue il batti e ribatti fra le OO.SS. Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca e il Sindacato nazionale agenti a proposito dei rispettivi Ccnl dei dipendenti di agenzia sottoscritti alla fine dello scorso anno. Ormai è diventato uno stillicidio di attacchi, di scambi di accuse, di avvertimenti e minacce e il caso rischia davvero di finire in un’aula di tribunale. Ma andiamo con ordine e vediamo che cosa è successo negli ultimi 10 giorni.
LE OO.SS DANNO NOTIZIA DI ISPEZIONI INPS E AVVERTONO LO SNA – Lo scorso 12 maggio Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca diramano alla stampa un comunicato attraverso il quale si dà notizia che «alcuni tra gli agenti che, in maniera avventata, hanno voluto applicare ai propri dipendenti il “nuovo contratto” sottoscritto da Sna, con l’aiuto provvidenziale di Fesica e Fisals, sono incappati nelle ispezioni Inps».
A carico degli agenti controllati, scrivono le OO.SS, «sono scattate, oltre alla prescrizione di ripristinare la corretta applicazione contrattuale, anche pesanti sanzioni: la mancata erogazione degli arretrati e l’applicazione di tabelle retributive ribassate, portano a retribuzioni sensibilmente inferiori rispetto e quelle corrette (rif. Ccnl sottoscritto da Fiba Cisl, Fisac Cgil, Fna e Uilca con Anapa ed Unapass) e comportano, evidentemente, anche un’evasione contributiva. In vari casi, poi, le ispezioni hanno interessato inevitabilmente altre difformità di applicazione, addirittura in violazioni normative, rispetto alla gestione dei rapporti di lavoro, originando ulteriori aggravi della posizione degli agenti coinvolti».
Secondo quanto riportato nel documento delle OO.SS., «la realtà dei fatti sta soppiantando tutte le strumentalizzazioni e le palesi forzature delle regole nei rapporti tra le Parti Sociali, messe in campo da Sna in questi mesi. Stanno venendo fuori, in modo palese, gli effetti e le ricadute negative per gli agenti che hanno preferito l’azzardo dell’applicazione dell’accordo di comodo tra Sna e le associazioni Fesica e Fisals, non rappresentative dei lavoratori, nelle agenzie in gestione libera, anziché accettare, senza paura, un confronto vero sulle problematiche del settore e il rinnovo del Ccnl con Fiba Cisl, Fisac/Cgil, Fna e Uilca».
Infine un avvertimento: «Oltre a proseguire con queste e con le altre iniziative sindacali già avviate, nei prossimi giorni, metteremo in campo ulteriori azioni, anche di natura giuridica, per arrivare in tutto il settore alla piena applicazione del Ccnl che abbiamo sottoscritto il 20/11/2014 e per determinare, nei fatti, la cancellazione dell’accordo “di comodo” Sna».
SNA SI DIFENDE…. – Tre giorni dopo lo Sna prende carta e penna e scrive alla categoria proponendo «alcune riflessioni sulle modalità con le quali le segreterie nazionali di Fisac Cgil, Fiba Cisl, Fna, Uilca, continuano a opporsi alla legittima applicazione del Ccnl dei dipendenti di agenzia sottoscritto da Sna».
«La scelta di diffondere informazioni allarmistiche», scrive il presidente Claudio Demozzi (a fianco), «è evidentemente conseguente alla assoluta mancanza di argomentazioni valide a sostenere la sconclusionata tesi dell’invalidità del Ccnl Sna 2014, legittimamente applicato in oltre 20.000 casi, sottoscritto dall’associazione comparativamente maggiormente rappresentativa dei datori di lavoro agenti. L’ultima idea è quella di inventare fantomatiche ispezioni che l’Inps starebbe conducendo presso le agenzie che hanno applicato il Ccnl Sna 2014. In verità qualche ispezione si è svolta, ma in numero e con modalità fisiologici, entro la casistica media degli ultimi dieci anni ed hanno riguardato principalmente, è bene sottolinearlo, la verifica di possibili posizioni rilevanti ai fini della L.92/2012 di contrasto alle “false partite Iva” (riforma Fornero)».
A oggi, evidenzia lo Sna, «non si ha notizia di alcuna sanzione irrogata a carico di agenti, in relazione alla legittima applicazione del Ccnl Sna2014 e a questo proposito lo Sna si è nuovamente attivato per accertare eventuali comportamenti intimidatori o persecutori attuati da soggetti che, a qualsiasi titolo, possano intervenire nella tematica».
Il sindacato «ancora una volta» sottolinea che il Ccnl Sna 2014 «è pienamente legittimo e che tutte le norme in esso contenute hanno piena validità».
Deciso anche l’intervento di Francesco Libutti (foto sotto), componente dell’esecutivo nazionale Sna con delega al Ccnl: «Teniamo alta la guardia per evitare che alcune iniziative di singoli soggetti possano danneggiare i colleghi; in questo senso tuteleremo gli interessi e i diritti dei nostri associati, ricorrendo, ove ne ricorrano i presupposti, all’Autorità giudiziaria».
…E PASSA AL CONTRATTACCO – Nella giornata di ieri, lo Sna scrive anche a Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca e Fna. «Appreso, con totale sconcerto, del contenuto del comunicato del 12 maggio scorso e paragonando lo stesso a precedenti comunicati di medesima provenienza, dobbiamo purtroppo prendere atto che al peggio non v’è mai fine», si legge nella lettera. E poi chiarisce:
– Nei confronti di chi sta applicando il Ccnl Sna non vi è mai stato alcun ordine o prescrizione di “ripristinare la corretta applicazione contrattuale” qualsiasi cosa peraltro ciò significhi; né sono state applicate sanzioni di alcun tipo connesse con il Ccnl in parola. Chiunque sostenga il contrario afferma il falso e palesa la propria evidente malafede;
– non vi possono essere state verifiche su “altre difformità di applicazione” e/o “ulteriori aggravi”, atteso che i concetti sottesi alle locuzioni “altre” ed “ulteriori”, presuppongono accertamenti e sanzioni comminate in precedenza, circostanze che mai si sono verificate;
– il Ministero del Lavoro non ha espresso alcun parere al riguardo e ciò risulta sin troppo evidente dalla circostanza che, nella nota circolare, oltre ad affermarsi principi generalissimi a tutti noti, il Ccnl Sna non viene nemmeno menzionato;
– da ultimo ci preme rilevare come per ogni eventuale problematica Sna assicura ai propri iscritti tutta l’assistenza necessaria in merito alle opportune azioni da intraprendersi.
E’ solo l’ultimo episodio di una telenovela che sicuramente andrà avanti per molto tempo ancora.
Fabio Sgroi
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