domenica 19 Ottobre 2025

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AVIVA ITALIA DETTA GLI OBIETTIVI 2017 ALLA RETE AGENZIALE. FARI PUNTATI SU…

Quattro i punti salienti: stabilizzare il portafoglio auto, crescere nei rami elementari, sviluppare il settore delle temporanee caso morte, consolidare la rete agenziale. Ma anche…
 

AVIVA Italia evidStabilizzare il portafoglio auto, crescere nei rami elementari, sviluppare il settore delle Temporanee caso morte, consolidare la rete agenziale. Sono gli obiettivi che si è data Aviva Italia per il 2017, dopo un anno, quello trascorso, chiuso con risultati positivi e da record per quanto concerne gli indicatori chiave. La compagnia continuerà a puntare sugli agenti anche nel corso del 2017.

Un canale distributivo che, per quanto riguarda i premi emessi, ha fatto registrare nel 2016 un incremento dell’1,2%. Nel dettaglio, nel motor c’è stato un calo dell’1,4%, comunque al di sotto della media di mercato, mentre nel non motor l’aumento è stato del 6,5%. Maurizio Tuttobello, responsabile vendite agenti e broker di Aviva Italia, ha parlato nel corso dell’ultima convention di Riccione di qualche settimana fa di «risultato straordinario ottenuto dal canale agenti nell’auto, nonostante le difficoltà che sta vivendo il mercato» e di «un gradissimo sviluppo nel non motor». Chiuso il capitolo 2016, adesso Aviva Italia guarda avanti. E ha delineato i punti su cui intende concentrare le proprie forze.

STABILIZZARE IL PORTAFOGLIO AUTO – «Il mercato attuale non ci consente di fare interventi aggressivi sull’auto, ma nello stesso tempo non possiamo e non dobbiamo abbandonare questo ramo. Lavoreremo insieme con ognuno di voi con l’obiettivo di trovare le soluzioni adatte per stabilizzare i portafogli. Creeremo un percorso condiviso con il Gruppo agenti Aviva all’insegna dell’equilibrio», ha detto Tuttobello rivolgendosi agli agenti presenti a Riccione.

La compagnia, in ambito motor, ha continuato la sua strategia tesa ad abbassare l’incidenza dell’auto (cosa che stanno facendo anche altre imprese): nel 2016 il peso del motor in Aviva Italia è diminuito dal 57% al 53%. Il trend proseguirà anche in futuro? A questa domanda ha risposto Vittorio Giusti (foto sotto), da febbraio scorso general insurance director di Aviva Italia. «A livello di mercato, il peso del motor sta diminuendo e non per un fenomeno che ormai si è arrestato e cioè di riduzione del parco dei veicoli circolante, ma per il fatto che, in termini di pezzi, il mercato auto si è stabilizzato ed è diminuito molto il premio medio. Quello a cui stiamo assistendo è un effetto automatico di ribilanciamento fra auto e non auto», ha detto Giusti. «Nel caso di Aviva c’è stato un percorso virtuoso che ha accentuato il fenomeno di sottopesare l’auto attraverso una politica di attenzione che si è spostata sui rami elementari». Naturalmente si è parlato anche di flessibilità e di scontistica auto. «Ritengo che la politica adottata da Aviva Italia relativa alla scontistica sia buona. In ogni caso le iniziative che la compagnia porrà in atto su questo tema saranno equilibrate e graduali», ha affermato Giusti.

CRESCITA NEI RAMI ELEMENTARI – Su questo punto la compagnia può contare su una «buonissima base di partenza», ha fatto notare Tuttobello. «Disponiamo di un catalogo prodotti nel settore della personal line che ci colloca tra i migliori nel mercato, abbiamo un ottimo servizio e un’ottima capacità di sottoscrizione nell’ambito della commercial line, abbiamo creato dei prodotti per aggredire i mercati ad alto potenziale (con i prodotti Aviva Salute Smart e il rifacimento della Tutela Legale, ndr)». Proprio ad aprile la compagnia ha iniziato a commercializzare un nuovo prodotto “bundle”.

SVILUPPO DELLE POLIZZE TCM – Aviva Italia punterà anche su questoVittorio Giusti, in quanto «porta redditività non solo alle agenzie, ma anche alla compagnia», ha rimarcato Tuttobello.

CONSOLIDAMENTO DELLA RETE AGENZIALE – Contrariamente alla politica di reclutamento di agenti adottata in precedenza, Aviva ha deciso di cambiare linea. «Non abbiamo previsto progetti di sviluppo massivo su questo argomento», ha precisato Tuttobello. «Metteremo a disposizione degli agenti tutte le nostre risorse, per la loro crescita e lo sviluppo». Giusti ha aggiunto: «Vogliamo costruire il nostro futuro con chi è già in Aviva. E mi pare che questo sia un messaggio molto chiaro».

ALTRI SETTORI DI BUSINESS – In realtà Aviva intende sviluppare anche altri settori di business. A partire dalla protection, un ramo che si vuole rilanciare. Nel 2016, infatti, la raccolta riferita al canale agenziale ha toccato quota 1,7 milioni di euro contro i 2,1 milioni di euro di fine 2015 e i 2,7 milioni di euro del 2014. «Il tema della protection deve continuare a far parte della nostra cultura di agenti e dunque dobbiamo riprenderci la nostra posizione di assicuratori», ha detto Giusti.

Altri settori su cui la compagnia si concentrerà sono quelli riferiti alle Pmi e al vita. Su quest’ultimo punto Giusti ha già preannunciato delle novità, con l’obiettivo di implementare ulteriormente il portafoglio vita «perché è un qualcosa che può fidelizzare ancora di più il cliente e può dare risposte alle aspettative di lungo periodo e a quelle pensionistiche». E c’è attenzione anche su temi di attualità come i piani individuali di risparmio e i fondi pensionistici, considerando anche il fatto che nel vita, «Aviva ha un peso non indifferente a livello mondiale».

Fabio Sgroi

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