mercoledì 15 Ottobre 2025

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AUTO – RITENZIONE DEL RISCHIO DA RC SANITARIA: L’UTILIZZO DA PARTE DELLE STRUTTURE SANITARIE E’ IN «FORTE» CRESCITA

È quanto evidenziato dall’Ivass nel suo bollettino periodico. E il confronto fra gli accantonamenti e i premi dice che…

L’utilizzo dell’auto – ritenzione del rischio da Rc sanitaria da parte delle strutture sanitarie pubbliche (come soluzione alternativa o integrativa dell’assicurazione tradizionale) è in «forte» crescita. È quanto rileva l’Ivass. Nel 2019, per le strutture pubbliche, gli accantonamenti ai fondi di autoritenzione ammontavano al 182% del valore dei premi.

Secondo la legislazione, le strutture sanitarie possono gestire internamente, in tutto o in parte, il rischio da Rc sanitaria. Le strutture che optano per questa soluzione costituiscono fondi specificamente destinati a risarcire i pazienti che hanno subito errori sanitari, alimentati da accantonamenti annuali.

Nel corso del 2019 le strutture sanitarie pubbliche hanno accantonato fondi per un importo complessivo di 421,1 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 2018 (-17,5%): è proseguita, quindi, la riduzione rilevata a partire dal 2018, che ha fatto seguito alla crescita osservata nel periodo 2013-2017. La flessione ha riguardato le strutture di tutte le aree del paese e ha interessato sia quelle che erogano direttamente l’assistenza sanitaria (-15,9%), sia le amministrazioni regionali (-29,9%).

L’ammontare dei fondi complessivamente accantonati nel 2019 è stato pari a 2,14 miliardi di euro, in lieve calo rispetto al 2018 (-2,6%), dopo 6 anni consecutivi di crescita. La flessione registrata si spiega con la riduzione dei fondi accantonati dalle strutture sanitarie (-3,4%), non compensata dal lieve incremento osservato per le amministrazioni regionali (+2%), la cui incidenza relativa sui fondi di copertura complessivi è passata dal 16,3% al 17,1%.

Nell’accumulo dei fondi tra le singole aree geografiche ci sono delle differenze: il Nord Italia continua a registrare una crescita (+4,9%) dei fondi di copertura (sebbene in decelerazione rispetto agli anni precedenti), in controtendenza rispetto alla flessione delle altre aree del Paese. A livello territoriale più disaggregato, anche per il 2019 il Veneto è risultata la regione con i maggiori accantonamenti (22,2% del totale, per un importo di 93,5 milioni), seguita dalla Lombardia (72,2 milioni) e dalla Campania (61,8 milioni). In forte diminuzione gli accantonamenti del Lazio (pari a 22,6 milioni, rispetto ai 60,8 milioni del 2018).

E ora i numeri relativi agli accantonamenti e ai premi pagati alle imprese assicurative per i rischi da Rc sanitaria delle strutture (pubbliche e private). Come si evince dalla tabella sopra, se si guarda alle sole strutture pubbliche, tra il 2014 e il 2019 il valore degli accantonamenti è stato sempre superiore a quello dei premi e il rapporto tra le due grandezze è passato nel periodo considerato dal 138,8% al 181,9%, pur non seguendo un trend costante di crescita.

Fabio Sgroi

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