Si va dai problemi potenziali relativi a difetti e prestazioni ai costi di riparazione più complessi e costosi, dai rischi di incendio e minacce informatiche fino l’approvvigionamento e lo smaltimento sostenibile di componenti critici e materie prime.
Oltre 100 milioni di automobili elettriche sulle strade nel 2030 (rispetto ai circa 7 milioni di oggi), con vendite annuali di circa 20 milioni di veicoli, trainate dalla crescita in Cina (già il più grande mercato del mondo), Unione Europea, Giappone, Canada, Stati Uniti e India. È quello che prevede l’Agenzia internazionale per l’energia.
Secondo un rapporto di Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs), dal titolo The Electric Vehicles R-ev-olution: future risk and insurance implications, la transizione porterà a una trasformazione radicale del rischio per produttori, fornitori e assicuratori e avrà un impatto significativo sulla Rc per i prodotti automobilistici.
I nuovi rischi, secondo Agcs, riguardano la sicurezza e l’affidabilità di questi veicoli («hanno meno probabilità di essere coinvolti in incidenti, poiché di solito percorrono brevi distanze con un chilometraggio complessivo limitato. Tuttavia, i danni subiti possono essere, in media, più costosi rispetto alle auto tradizionali»), l’incendio («i componenti elettrici difettosi e i cortocircuiti possono innescare un incendio, mentre le batterie agli ioni di litio possono bruciare se danneggiate, sovraccaricate o sottoposte a temperature elevate. Gli incendi delle batterie ad alta tensione possono essere molto intensi e difficili da estinguere, e possono anche rilasciare alti livelli di gas tossici»), le questioni ambientali («le problematiche ambientali possono rappresentare un potenziale reputazionale e di responsabilità per i produttori e i fornitori di veicoli elettrici. Una rapida diffusione delle automobili elettriche richiederà ai produttori di rifornirsi in modo sostenibile di componenti e materie prime essenziali man mano che la produzione aumenta. Ad esempio, la tecnologia delle batterie determinerà un enorme incremento della domanda di cobalto e litio che supererà la fornitura attuale e addirittura si prevede che richiesta di litio triplicherà entro il 2025. Sarà quindi essenziale un efficace riciclaggio e riutilizzo dei materiali»), la velocità di immissione sul mercato e potenziali difetti («la combinazione di nuove tecnologie, i brevi cicli di sviluppo e la nuova stampa 3D/4D nella produzione potrebbero portare a un aumento dei difetti e dei problemi di qualità, innescando, per l’industria automobilistica, richiami di prodotti che sono già tra i più grandi e complessi rispetto a qualsiasi altro settore»), le preoccupazioni sul tema cyber («Si ritiene che le automobili elettriche abbiano aumentato la connettività e si affidino maggiormente a dati, sensori e software, compresa l’intelligenza artificiale, per gestire i loro sistemi e per la guida assistita. È probabile che l’aumento della connettività dia luogo a vulnerabilità informatiche, compresa la minaccia di attacchi, interruzioni di sistema, bug e glitch»), le implicazioni assicurative e complessità dei sinistri («La mobilità elettrica avrà molte implicazioni per le coperture assicurative e i conseguenti sinistri, poiché la tecnologia crea nuovi rischi ed esposizioni e poiché la responsabilità civile si sposta all’interno della catena di fornitura. L’aumento dei veicoli elettrici avrà un impatto significativo sull’assicurazione di Rc dei prodotti automobilistici»).
Per Agcs, i rischi di incendio e di esplosione associati alle batterie ad alta tensione potrebbero dare luogo a richieste di risarcimento per gli assicuratori property dei rischi civili, in particolare se più auto vengono lasciate in parcheggi sotterranei.
Gli assicuratori possono anche aspettarsi un potenziale aumento delle richieste di risarcimento per il ritiro dei prodotti derivanti da responsabilità in conseguenza dell’uso di nuove tecnologie e componenti, a causa di tempi di sviluppo più rapidi e periodi di prova più brevi. Infine, si dovranno affrontare le possibili responsabilità dei datori di lavoro per l’esposizione dei loro dipendenti a fumi tossici, a rischi di incendio durante la stampa 3D o alle lavorazioni sulle batterie al litio in relazione a incendi e contaminazioni. (fs)
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