venerdì 03 Ottobre 2025

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AUTO E CINTURE DI SICUREZZA POSTERIORI: PIU’ DI UN ITALIANO SU DUE NON LE UTILIZZA

L’uso obbligatorio è sancito dall’articolo 172 del codice della strada; nonostante questo, sono ancora molti gli italiani che trasgrediscono la norma. I risultati di una indagine di Facile.it.

 

Più di un italiano su due non utilizza le cinture di sicurezza nei sedili posteriori dell’auto. È quanto emerge da una recente indagine commissionata dal broker e comparatore di polizze Facile.it e realizzata da mUp Research in collaborazione con Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale adulta. Intanto occorre ricordare che l’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza nei sedili posteriori dell’auto è sancito dall’articolo 172 del codice della strada; nonostante questo, sono ancora molti gli italiani che trasgrediscono la norma, più di 1 su 2 (55,9%).

Analizzando le differenze territoriali, emerge che l’utilizzo delle cinture di sicurezza nei sedili posteriori è più basso nelle regioni del sud Italia e nelle isole, dove il 65,3% dei rispondenti ha dichiarato di non allacciarle. La percentuale è lontana da quella rilevata nelle aree del nord est, dove chi ha dichiarato di usare le cinture sui sedili posteriori è parte di un campione nettamente superiore rispetto a quello di chi ammette di non farlo (60,2% vs 39,8%).

Significative le diverse abitudini rilevate in base all’età. Allaccia le cinture il 49,5% dei ragazzi con età fra i 18 e i 24 anni, mentre la percentuale scende al 42,6% nella fascia 35-50 anni. Se si guarda al sesso, invece, è emerso che gli uomini sono i più virtuosi sui sedili posteriori; il 46,4% del campione maschile ha dichiarato di allacciare le cinture quando viaggiano dietro, mentre tra le donne la percentuale scende al 41,9%.

L’indagine ha voluto sondare anche il grado di conoscenza degli italiani rispetto all’obbligatorietà delle cinture di sicurezza posteriori. Ebbene più di un italiano su quattro ritiene che l’uso delle cinture posteriori non sia obbligatorio o, comunque, dichiara di non sapere se lo sia (28,8%). Il dato sale fino al 33% nel solo campione femminile e al 35,4% fra i più giovani, che sono anche quelli in assoluto più certi della non obbligatorietà.

Diego Palano

Il mancato uso delle cinture, han ricordato Facile.it, è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria che va dagli 80 euro ai 323 euro, cui si aggiunge, se a violare la norma è il conducente, una decurtazione di 5 punti della patente (che sale a 10 per i neopatentati).

Ci sono anche possibili conseguenze sul piano della Rc auto. «In caso di danni alle persone trasportate, qualora venisse accertata l’assenza dell’uso delle cinture di sicurezza, la compagnia assicurativa potrebbe non rimborsare o applicare il diritto di rivalsa per “trasporto effettuato in mancanza di conformità alle leggi vigenti”», spiega Diego Palano, responsabile assicurazioni di Facile.it. «Inoltre, anche in caso di risarcimento, questo potrebbe essere ridotto qualora la mancanza dell’uso delle cinture abbia contribuito ad aggravare il danno subito». (fs)

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