Secondo i dati dell’Aniasa, i danni per il settore sono superiori ai 12 milioni di euro. Il 90% degli episodi si concentra in cinque regioni: Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia.
Aumentano i furti di auto in noleggio a breve termine. Secondo l’analisi annuale elaborata dall’Aniasa (Associazione nazionale industria dell’autonoleggio e servizi automobilistici), nel 2019 sono state 1.800 le vetture e i furgoni sottratti (quasi 5 ogni giorno), in crescita dell’11% rispetto all’anno precedente.
Si tratta di un trend «preoccupante» e in «decisa controtendenza rispetto al graduale calo del fenomeno dei furti d’auto nel nostro Paese e che produce un danno per gli operatori pari a 12,5 milioni di euro», sottolinea l’associazione.
Il 90% degli episodi si concentra in cinque regioni: Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Lombardia. Aniasa ha messo in evidenza anche i risultati positivi scaturiti dalla «controffensiva messa in campo dalle società di noleggio che, grazie alla dotazione di dispositivi hi-tech, riescono oggi a recuperare quasi la metà dei veicoli rubati».
«I nostri ultimi dati confermano e se possibile consolidano», ha evidenziato Giuseppe Benincasa, direttore generale di Aniasa, «il negativo primato europeo e mondiale del nostro Paese nella graduatoria delle nazioni più colpite dalla piaga dei furti d’auto. La crisi economica degli ultimi anni ha spinto le organizzazioni criminali a puntare con crescente interesse verso questo redditizio business e, in particolare, verso la crescente flotta delle auto a noleggio a breve termine. Numeri significativi, cui si aggiungono quelli del noleggio a lungo termine e del car sharing e che portano a un totale di oltre 6.000 unità le vetture rubate ogni anno alle società di mobilità pay-per-use (lungo termine, breve termine e car sharing). Un fenomeno che in una fase di crisi acuta dell’industria turistica e di recessione economica mette a rischio la sopravvivenza di alcuni operatori meno strutturati». (fs)
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