Secondo i dati dell’Ivass, nel primo semestre 2021 l’incremento complessivo è stato del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel primo semestre 2021 le imprese di assicurazione operanti in Italia (imprese italiane e rappresentanze extra Unione Europea autorizzate dall’Ivass, imprese con sede legale in un Paese dell’Unione Europea operanti in regime di stabilimento/libera prestazione dei servizi) hanno ricevuto dai consumatori 47.966 reclami, in aumento del 2% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. È quanto reso noto dall’Ivass.
In particolare, nel periodo in esame è rimasto stabile il numero dei reclami ricevuti dalle imprese italiane (40.982, -0,4%) mentre è cresciuto quello dei reclami ricevuti dalle imprese estere (6.984, +18,6%).
Come si evince dalla tabella sotto, le imprese italiane hanno registrato una diminuzione dei reclami nei comparti vita (-3,7%) e Rc auto (-12,7%), a fronte di una crescita dei reclami degli altri rami danni (+17,7%), riferita in particolare ai rami infortuni (+19,2%) e malattia (+52,7%). Per quanto riguarda le imprese estere, sono risultati in incremento i reclami Rc auto (+32,1%) e vita (+54,8%), mentre si è osservato un calo per gli altri rami danni (-3,2%).
Per le imprese italiane, l’incidenza dei reclami relativi al comparto Rc auto si è ridotta dal 46,2% al 40,5%, mentre è cresciuta dal 34,8% al 41,1% quella dei reclami riferiti agli altri rami danni. Di andamento opposto i dati per le imprese estere per le quali è cresciuto il peso dei reclami nella Rc auto (dal 30% al 34%) e nel vita (dal 19% al 25%), mentre si è ridotto (dal 51% al 41%) quello dei reclami relativi agli altri rami danni.
Quanto agli esiti, il 27,6% dei reclami è stato accolto, l’8,8% si è concluso con una transazione, il 54,6% è stato respinto, mentre il restante 9% risultava in fase istruttoria alla fine dell’anno.
Il tempo medio di risposta ai reclamanti da parte delle imprese continua a mantenersi al di sotto del limite di 45 giorni previsto da Regolamento del 2008.
Fabio Sgroi
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