In questi ultimi tre anni il gruppo agenti ha proseguito l’opera di razionalizzazione dei costi e dei flussi. Ecco cosa è stato fatto.

Proseguire l’opera di razionalizzazione dei costi e dei flussi, con l’obiettivo di ristrutturare e consolidare il bilancio. È stata questa la linea principale seguita dall’area “gestione amministrativa ed economica” in seno all’Associazione Agenti Allianz.
Le novità, in quest’ultimo triennio, sono state diverse, a cominciare dallo spostamento della sede milanese da corso Italia a via Ippolito Nievo. Una operazione avvenuta alla fine del 2017, poche settimane prima della conferma di Umberto D’Andrea a presidente (secondo mandato). «Si è trattato di un’operazione messa in atto per ragioni economiche, ma anche per necessità logistiche; era funzionale all’attività associativa avvicinarsi alla nuova sede di Allianz, per permettere ai nostri rappresentanti di raggiungere la Torre in tempi brevi», ha spiegato in una nota Pietro Invernizzi, componente del consiglio direttivo dell’Associazione Agenti Allianz, con delega alla gestione amministrativa ed economica dello stesso gruppo agenti.
L’ufficio, di 600 metri quadri, è strutturato su due piani, e all’interno operano le società del gruppo: Coop (si occupa della formazione e della gestione dei programmi informatici e digitali), Service (si occupa di convenzioni, di sponsorizzazioni, dell’organizzazione delle assemblee), A&B broker (la società di brokeraggio del gruppo agenti) e AAA. «Riunire la galassia AAA “sotto lo stesso tetto” è stata un’operazione complessa, ma ne è valsa la pena visti gli evidenti vantaggi economici ed operativi», ha affermato Invernizzi.
Sempre in tema di ristrutturazioni e di sedi operative, a fine marzo gli uffici di Trieste sono stati dismessi. «Le impiegate che ci lavoravano, per ora, presteranno i loro servizi in smart working, finché non ci saranno segnali di allentamento della pandemia».
Rientra negli interventi finalizzati a razionalizzare i costi la chiusura del consorzio Gala, inglobando le sue attività nella Service. «Il cambio di flussi si evidenzia con lo spostamento delle attività “di servizio” dall’Associazione alla Service, per evitare sovrapposizioni tra le attività che si svolgono a beneficio degli Associati e quelle, invece, squisitamente amministrative», ha precisato Invernizzi. «Il maggior successo che abbiamo ottenuto, e qui parlano i numeri, è che ogni società ha un proprio bilancio, chiaro, leggibile e pertinente all’ambito in cui opera la società stessa».
Il bilancio dell’associazione, tra l’altro, è stato approvato dalla consulta regionale lo scorso 29 marzo, in vista della prossima assemblea elettiva. L’avanzo di gestione è stato di oltre 400.000 euro, il che ha consentito di scontare una parte della quota associativa nel 2021, come deliberato anche nel 2020.
Invernizzi ha voluto sottolineare da un lato lo sforzo economico e organizzativo fatto per accompagnare e supportare gli associati nel percorso di assimilazione delle novità introdotte dalle nuove normative Ivass, anche attraverso la piattaforma CompliAAAnce, dall’altro il contenimento delle spese alla luce dell’emergenza sanitaria (che ha portato a un risparmio sui costi, pur non avendo mai limitato le attività associative (le modalità operative da remoto hanno ridotto i costi, con un risparmio nella voce dedicata ai trasferimenti.
«Lascio con serenità nelle mani di chi mi succederà una macchina amministrativa efficiente e una situazione economica solida, che permetterà di lavorare serenamente e pianificare tutte le attività necessarie a supportare gli associati», ha concluso Invernizzi. (fs)
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