venerdì 24 Ottobre 2025

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ASSIMOCO: FRECCHIAMI SPIEGA IL CAMBIAMENTO CULTURALE (E NON SOLO…) IN ATTO NEL GRUPPO. E IN CHIAVE PRODOTTI…

«Sulla cultura dell’innovazione stiamo investendo parecchio da diversi mesi e senza un supporto tecnologico adeguato il discorso non può reggere», dice il direttore generale, che parla anche di prodotti, di agenti e di digitalizzazione.
 

Ruggero Frecchiami 2«In generale gli assi fondamentali su cui stiamo investendo sono quelli del cambiamento culturale e di tutti gli aspetti legati all’innovazione e alla trasformazione tecnologica che lo supporta». Ruggero Frecchiami (nella foto a sinistra), direttore generale del gruppo Assimoco, ha risposto così alla domanda posta da tuttointermediari.it su quali siano obiettivi 2017 del gruppo. Il manager ha rilasciato due battute a margine della presentazione della quarta edizione del rapporto Un Neo-Welfare per la famiglia. Proteggere e accompagnare i figli nella vita adulta: una questione di cooperazione, della settimana scorsa a Milano. 

«Sulla cultura dell’innovazione stiamo investendo parecchio da diversi mesi e senza un supporto tecnologico adeguato il discorso non può reggere», dice. Ma il gruppo sta impegnandosi anche in un percorso di educazione finanziaria: «abbiamo formato i primi educatori, circa una trentina, tra agenti e dipendenti». L’obiettivo è fornire ai clienti del mondo cooperativo un servizio di educazione finanziaria di qualità in materia di indebitamento, protezione, previdenza  e investimento. Assimoco ha chiuso il 2016 in modo «eccellente, sia sotto il profilo della crescita, sia soprattutto sotto il profilo della redditività». La raccolta premi totale ha raggiunto i 790 milioni di euro complessivi, di cui 232,2 milioni riferiti ai danni e 557,4 milioni al vita.

«Dal punto di vista dei prodotti», ha spiegato Frecchiami, «abbiamo dedicato questa prima parte del 2017 al rafforzamento della nostra strategia riguardo a temi come risparmio e investimento. Abbiamo lanciato una nuova gamma nelle unit e multiramo che però prevede un cambiamento di approccio anche da parte dei nostri partner distributivi. I prodotti sono stati giudicati “eccellenti”, ma dal punto di vista commerciale richiedono un passaggio dalla vendita “in senso stretto” alla consulenza, anche post vendita».

Elisabeth CellieAssimoco sta riservando una grande attenzione anche alla protezione alla persona. «Sì», ha aggiunto Elisabeth Cellie (foto a destra), direttore marketing e formazione canali distributivi del Gruppo Assimoco, «siamo molto concentrati su questo tema. Abbiamo appena rilasciato un prodotto a garanzia che segue la vita trentennale per chi acquista i mutui e in particolare offre una tutela in caso, tra l’altro, di perdita di impiego. Si tratta di un intervento importante; siamo partiti proprio dalle famiglie e in particolare da quelle neonate, dove il timore è la precarietà. Sempre nell’ambito della protezione alla persona estenderemo a tutta la rete il prodotto auto service box che offre sia servizi alla persona, sia innovazione tecnologica. Verso la fine del 2017 si prevedono novità anche per quanto riguarda il tema del decesso e dell’invalidità grandi rischi per la famiglia. Stiamo ragionando in termini non solo di garanzie, ma anche di servizi», ha detto Cellie.

Il rapporto con la rete agenziale (circa un centinaio di agenzie) è di collaborazione, ha sottolineato Frecchiami. «Con i nostri agenti ci stiamo confrontando anche su questi aspetti legati ai prodotti, in particolare in ambito protezione». Assimoco, nel corso del 2016 ha erogato provvigioni per circa 57,6 milioni di euro ai partner distributivi, che comprendono anche gli agenti.

Infine la digitalizzazione, argomento di estrema attualità. «Stiamo ripensando integralmente il nostro processo nel senso che stiamo affrontando il tema della trasformazione tecnologica in modo ancora più sistemico», ha detto Frecchiami. «In altre parole stiamo cercando di mettere sotto esame la nostra architettura attuale per capire se è adeguata a sostenere il processo di forte sviluppo che vogliamo portare avanti oppure se dovremo cambiarla in tutto o in parte. È un processo che si concluderà verso la fine del prossimo mese di luglio e sta coinvolgendo tutta l’azienda in maniera molto pesante. Quella di dotarsi di una architettura tecnologica adeguata ritengo sia una sfida cruciale».

Fabio Sgroi

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