venerdì 12 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

ASSICURAZIONI CYBER RISK INCOMPLETE? DUAL ITALIA RISPONDE AD ANRA

L’agenzia di sottoscrizione prende le distanze da quanto affermato dall’associazione nazionale dei risk manager. E sul ruolo degli intermediari…

 

«Non è vero che non ci sono soluzioni assicurative idonee a proteggere adeguatamente le imprese e, più specificamente, il tessuto imprenditoriale italiano, fatto di piccole e anche di piccolissime realtà, dal rischio cyber». Dual Italia, agenzia di sottoscrizione focalizzata su coperture specialistiche per imprese e professionisti, risponde così a quanto affermato da Alessandro De Felice, presidente dell’Associazione nazionale dei risk manager, sull’evoluzione delle polizze sui cyber risk e il ruolo degli intermediari assicurativi.

Dual Italia, in una nota, ammette che «le polizze contro i rischi informatici sono ancora poco diffuse tra le imprese italiane, gli attacchi cyber crescono in maniera esponenziale, sia in termini numerici sia in termini di quantificazione del danno, l’Italia è indietro rispetto ai Paesi del mondo con analoghi livelli di informatizzazione ed evoluzione tecnologica» ma sottolinea l’esistenza di soluzioni adeguate (facendo riferimento alla polizza Dual Cyber).

«Naturalmente, nelle grandi imprese, tanto l’assicuratore, quanto l’It specializzato dialogano con risk manager e business continuity manager, con le funzioni interne It & Is e Legal & Compliance, ma nelle Pmi queste professionalità spesso non ci sono e l’intermediario si trova a giocare un ruolo essenziale, sia in fase di analisi preventiva dei bisogni, sia nella gestione del sinistro», ha sottolineato Dual.

«Anche per questo, insieme alla “fabbrica prodotto”, si è evoluto il ruolo e l’attività degli intermediari, sempre più consapevoli del rischio, più competenti e capaci di sensibilizzare le imprese e più attenti a reperire sul mercato la soluzione assicurativa che offre adeguate garanzie, anche in termini di servizio. Perché sì, l’Italia è cronicamente sottoassicurata; ma no, le polizze non sono tutte uguali». (fs)

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