L’obiettivo è ridurre di 16 p.p. il rapporto costi/ricavi fino a 55% entro il 2020 e raggiungere un risultato netto di 300 milioni di euro l’anno per la divisione di asset management e di 500 miliardi di asset gestiti.
Generali ha annunciato nei giorni scorsi una nuova strategia per la propria divisione dedicata all’asset management. L’obiettivo, ha spiegato in una nota il gruppo triestino, è «rispondere alle esigenze delle compagnie assicurative e dei singoli risparmiatori in un contesto di bassi tassi di interesse, e supportare la transizione del gruppo verso un maggiore contributo da parte dei servizi fee-based».
Entrando nel dettaglio, la nuova strategia dell’asset management si basa su due pilastri: «accrescere le proprie competenze, offrire soluzioni di investimento su misura per le aziende europee e prodotti di risparmio per i clienti privati».
Il primo passo sarà lo sviluppo di una piattaforma sui real asset e di gestione attiva «per conseguire rendimenti e profitti maggiori», ampliando i prodotti di investimento e le soluzioni attraverso la propria piattaforma unit-linked in Europa. La creazione della nuova piattaforma sarà ottenuta «sia capitalizzando le competenze esistenti, sia acquisendo nuove capacità da gestori di portafoglio con eccellenti track record, da esperti nei real asset quali debito infrastrutturale, direct lending o altri segmenti di private capital».
Si cercherà quindi di valorizzare ulteriormente l’esperienza di Generali nella gestione di asset assicurativi, attraverso la creazione di un insurance solutions team con l’obiettivo di offrire servizi su misura di gestione end-to-end e consulenza per investitori liability-driven. Attraverso questa trasformazione, il gruppo Generali intende migliorare l’efficienza del business dell’asset management, riducendo di 16 p.p. il rapporto costi/ricavi fino a 55% entro il 2020 e raggiungendo un risultato netto di 300 milioni di euro l’anno per la divisione di asset management e di 500 miliardi di asset gestiti. (fs)
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