mercoledì 05 Novembre 2025

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ARCHIVIO INFORMATICO ANTIFRODE: VIA LIBERA DEL GARANTE DELLA PRIVACY

Nella nuova banca dati dell’Ivass saranno inseriti solo dati indispensabili e protetti da elevate misure di sicurezza.

 

Il Garante della privacy ha detto sì allo schema di decreto per l’istituzione e il funzionamento dell’archivio informatico integrato contro le frodi assicurative. Ha posto, però, alcune condizioni.
Il nuovo archivio, sulla base della bozza di regolamento (predisposto dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti), sarà istituito presso l’Ivass con lo scopo di fornire dati alle imprese di assicurazione (per la valutazione del livello di anomalia di ogni sinistro e per la loro liquidazione) e agli altri soggetti previsti dal regolamento come autorità giudiziaria e forze di polizia (per finalità antifrode).

In particolare, l’Ivass raccoglierà in un unico database le informazioni di numerose banche dati come quella dei sinistri, l’anagrafe testimoni e l’anagrafe danneggiati (già istituite presso l’organo di vigilanza), della banca dati dei contrassegni assicurativi, dell’archivio nazionale dei veicoli, dell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida e del Pra (Pubblico registro automobilistico), della banca dati contenente le informazioni relative al ruolo dei periti assicurativi. All’archivio informatico integrato confluiranno anche le informazioni sull’installazione e attivazione delle scatole nere, raccolte a fini antifrode.

Dai dati raccolti, l’Ivass sarà in grado di calcolare per ogni sinistro un cosiddetto “indicatore di anomalia” sul rischio di fenomeni fraudolenti, per poi comunicarlo alle imprese di assicurazione coinvolte. Il Garante, prima del via libera, considerando i potenziali rischi per la privacy di un progetto così ampio, ha indicato agli uffici competenti adeguate tutele poi inserite nella bozza di decreto. In particolare ha richiesto che vengano utilizzati solo dati pertinenti e non eccedenti, oltre che espressamente individuati, rispetto alle specifiche finalità perseguite dall’Ivass con questa iniziativa.
Inoltre, dovranno essere individuati con precisione tempi e modalità di conservazione dei dati e particolari misure, infine, dovranno essere adottate per garantire la sicurezza dei dati, anche in fase di trasmissione e conservazione. (fs)
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