Nel 2014 si sono intensificate le attività ispettive dell’istituto di vigilanza nei confronti delle imprese.
L’attività ispettiva condotta dall’Ivass nel corso del 2014 ha riguardato anche il rispetto della normativa antiriciclaggio e antiterrorismo. Gli accertamenti, che lo scorso anno sono stati intensificati, sono stati effettuati nei confronti di 7 imprese (i cui premi rappresentano il 17% del mercato assicurativo) e hanno riguardato, in 5 casi, anche altri rischi assicurativi, sulla base della prassi, introdotta nel 2014, di sottoporre a verifiche antiriciclaggio ogni impresa vita ispezionata. I restanti 2 accertamenti hanno avuto origine da segnalazioni in merito a specifiche carenze di alcuni presidi organizzativi in essere presso le stesse compagnie.
Entrando nel dettaglio, le principali disfunzioni/anomalie riscontrate hanno riguardato:
– l’incompletezza (in tre casi) dell’attività di profilatura della clientela, in quanto effettuata senza valorizzare il comportamento tenuto dal cliente o rilevare la coerenza dell’operatività con il profilo economico patrimoniale o con l’età. In un caso, è stato inoltre riscontrato il mancato adempimento degli obblighi di adeguata verifica con riferimento alle operazioni e ai clienti ante D.Lgs. n. 231/2007;
– l’insufficiente dotazione di adeguate risorse umane e/o tecniche dell’apposita funzione dedicata, presso due compagnie, al presidio del rischio di riciclaggio;
– la carente alimentazione dell’Archivio unico informatico di due compagnie con riferimento ai dati dell’ordinante il bonifico bancario e all’individuazione della “data operazione”;
– l’inadeguatezza del sistema dei controlli interni che, in tre casi, non è stato in grado di valutare la completezza/efficacia delle procedure aziendali e/o di individuare le criticità nella gestione del rischio;
– i ritardi nella valutazione e, conseguentemente, nella segnalazione di operazioni sospette presso una compagnia. Sono state inoltre rilevate carenze nelle procedure volte all’individuazione delle posizioni caratterizzate da operatività anomala;
– per tre compagnie, l’inadeguata attività di formazione della rete distributiva.
L’Ivass, in merito alle disfunzioni e anomalie accertate, ha provveduto in un caso a effettuare, contestualmente alla consegna dei rilievi ispettivi, un intervento di vigilanza per sollecitare l’adozione di tempestive azioni volte a ricondurre a conformità l’operato dell’impresa. Sono state, inoltre, notificate due contestazioni di violazioni assoggettate a sanzioni amministrative, relativamente alle modalità di registrazione nell’Archivio unico informatico e all’organizzazione amministrativa e del sistema dei controlli interni.
Infine, presso una delle compagnie sono state condotte verifiche sul posto anche dall’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia. Dagli accertamenti sono emerse anomalie in relazione alle quali la Uif ha avviato un procedimento sanzionatorio amministrativo.
Fabio Sgroi
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