martedì 04 Novembre 2025

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ANTIRICICLAGGIO E LA FIGURA DEL CONSIGLIERE RESPONSABILE. LO SNA CHIEDE ALL’IVASS DI RICONSIDERARLA

Il Sindacato nazionale agenti chiede di applicare i parametri/dimensionali già previsti dal provvedimento Ivass numero 111/2021. Ecco perché.  

Andrea Bonfanti

«Riconsiderare l’istituzione della figura del consigliere responsabile antiriciclaggio applicando i parametri qualitativi/dimensionali già previsti dal provvedimento Ivass numero 111/2021». L’invito è del Sindacato nazionale agenti ed è rivolto all’Ivass.

Nei giorni scorsi lo Sna, attraverso il suo direttore Andrea Bonfanti, ha scritto una lettera all’istituto di vigilanza relativa al provvedimento numero 144, modificativo del Regolamento numero 44/2019, emenato dall’authority, che ha introdotto, appunto, la figura del consigliere responsabile antiriciclaggio, «obbligatoria per tutti gli intermediari assicurativi, a prescindere dalla tipologia di struttura, societaria o individuale e da requisiti dimensionali», ha ricordato Bonfanti.

«Questa figura», ha continuato il direttore dello Sna, «funge da raccordo tra il titolare della funzione antiriciclaggio, l’organo amministrativo e l’organo con funzione di gestione, i cui ruoli sono ricoperti, nella quasi totalità delle realtà agenziali, dall’intermediario agente e, dunque, una sostanziale divisione di figure sarebbe prevista per un numero irrisorio di agenzie. Peraltro le procedure antiriciclaggio sono, da sempre, dettate dalle rispettive compagnie mandanti, le quali, ai sensi dell’articolo 20, comma II, lettera b) regolamento 44/2019 Ivass, assumono l’impegno di fornire ai propri mandatari gli strumenti, operativi ed informativi, per l’adempimento degli obblighi di legge in tema di antiriciclaggio».

Secondo il Sindacato nazionale agenti, «la mera trasposizione al comparto dell’intermediazione assicurativa, connotato da tipiche specificità, di una norma ideata per il settore bancario, con caratteristiche strutturali operative totalmente differenti, pare porsi, secondo logica, in contrasto con la volontà, più volte ribadita, di semplificazione del comparto assicurativo». Da qui la richiesta inoltrata all’istituto di vigilanza.

Fabio Sgroi

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