Per l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici occorre «avviare il cantiere di partenariati pubblico-privati che possano portare a una copertura assicurativa degli eventi catastrofali e, più in generale, dei rischi sistemici che si affianchi a quelle nazionali».
«Avviare il cantiere di partenariati pubblico-privati che, anche a livello UE, possano portare a una copertura assicurativa degli eventi catastrofali e, più in generale, dei rischi sistemici che si affianchi a quelle nazionali». Fra le proposte presentate dall’Ania a quelli che saranno i nuovi rappresentanti politici che guideranno l’Europa nella legislazione europea 2024 – 2029 (le elezioni sono in programma tra il 6 e il 9 giugno 2024) c’è anche una parte relativa ai grandi rischi.
Per l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici una soluzione di questo tipo «consentirebbe di apportare il valore aggiunto della solidarietà europea», attraverso «il concorso degli strumenti attualmente disponibili o da mettere in programma nel quadro del nuovo bilancio pluriennale europeo».
L’Ania ha sottolineato come i cambiamenti climatici proseguano «inesorabili» e come ciò richieda «modifiche fondamentali nella protezione e nella gestione delle catastrofi naturali». Allo stesso tempo, «stanno aumentando anche i rischi geopolitici. I rischi terroristici e informatici sono suscettibili già ora di raggiungere dimensioni cumulate che non possono essere sostenute dal solo settore assicurativo privato, né supportate da premi accessibili per gli assicurati e ancor meno essere assorbiti dalla sola fiscalità generale nazionale».
Fabio Sgroi
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