La comunicazione di recesso è giunta nella giornata di ieri, ma fino al 31 dicembre 2015 UnipolSai farà formalmente ancora parte dell’associazione.
La comunicazione è pervenuta all’Ania direttamente nella giornata di ieri. Un documento attraverso il quale UnipolSai ha chiesto ufficialmente il recesso, in altre parole l’uscita dall’Ania. A renderlo noto è stato il comitato esecutivo dell’associazione nazionale fra le imprese assicurative, che si è riunito oggi a Milano.
Dunque, adesso c’è l’ufficialità. D’altronde, una intervista forte, come quella rilasciata da Carlo Cimbri, ceo del Gruppo Unipol, al Sole 24Ore non poteva essere fuffa. Era una intervista vera, anche se qualcuno ha contestato la modalità (a mezzo stampa) con la quale Cimbri ha comunicato la scelta di dire addio all’Ania. Un addio, fa sapere la stessa Ania, che avverrà di fatto dall’1 gennaio 2016, data in cui il recesso avrà effetto. «Nel rammaricarsi della decisione formalizzata, il comitato rinnova l’auspicio che l’UnipolSai possa rientrare nell’Associazione nel più breve tempo possibile in considerazione del ruolo e dell’importanza del Gruppo nel mercato assicurativo italiano», si legge in una nota diramata questo pomeriggio dall’Ania alla stampa.
Il comitato, tra l’altro, ha invitato lo stesso Minucci «a esperire ogni possibile iniziativa per favorire il rientro del Gruppo UnipolSai all’interno dell’Ania, individuando di comune accordo le opportune modifiche di governance». Ma, secondo fonti attendibili interpellate da tuttointermediari.it, un ritorno indietro da parte di Cimbri è impensabile, se non impossibile.
Fabio Sgroi
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