sabato 11 Ottobre 2025

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ANDAMENTO DELLE GESTIONI SEPARATE VITA: DAL 2016 AL 2020 E’ ANDATA COSI’

In base alle rilevazioni dell’Ivass, gli attivi delle gestioni sono cresciuti del 21,2% e a fine 2020 hanno raggiunto i 571 miliardi di euro a fronte di riserve tecniche per 559 miliardi di euro.

 

La sede dell’Ivass

Tra il 2016 e il 2020, il numero delle gestioni separate (che sono principalmente costituite da valori mobiliari, per la gran parte titoli obbligazionari, rappresentati da titoli di stato italiani ed esteri, da strumenti azionari e da quote di Oicr, Organismi di investimento collettivo del risparmio) si è ridotto da 286 a 274 quelle in euro e da 16 a 14 quelle in altra valuta. Le gestioni con fondo utili introdotte nel 2018 sono pari a 7 (una in più rispetto al 2019). Gli attivi sono cresciuti del 21,2% rispetto al 2016 e sono pari a 571 miliardi di euro a fronte di riserve tecniche per 559 miliardi di euro.

Gli investimenti delle gestioni sono cresciuti del 21% attestandosi a 571 miliardi di euro a fronte di riserve tecniche per 559 miliardi di euro. Gli investimenti in titoli di stato e obbligazioni hanno subito un calo dall’85% del totale degli attivi delle gestioni separate, rilevato nel 2016,  all’81% nel 2020. I titoli di stato italiani si sono ridotti dal 51% al 42%; in diminuzione anche le obbligazioni societarie, passate dal 26% al 24%. Le quote di Oicr  si sono incrementate crescendo dall’11% al 16%.

I dati sono stati resi noti dall’Ivass e riguardano le gestioni separate collegate alle polizze vita rivalutabili (rami I e V) costituite dalle imprese di assicurazione sulla vita e collocate nel mercato italiano. Dalle rilevazioni dell’istituto di vigilanza è emerso che per quanto riguarda le tipologie di tasso garantito, si è ridotta la quota del rendimento consolidato annuo, pari al 55% contro il 61% del 2016 e della cedola periodica, al 5% contro il 14%, mentre sono cresciute le polizze con rendimento best-of, dal 24% al 40%.

La ripartizione delle gestioni per tasso di garanzia hanno evidenziato una riduzione della quota (misurata sulle riserve tecniche) con tasso garantito dello 0%, pari nel 2020 al 51,5% dopo il continuo incremento registrato negli ultimi anni (dal 28% del 2016 al 60% del 2019), mentre quelle con tassi garantiti tra 0% e 2% sono tornati a crescere raggiungendo il 38% del totale, dopo la riduzione registrata nei passati esercizi (dal 55% del 2016 al 29% del 2019).

Il tasso di rendimento medio realizzato sulle gestioni separate, pur meno volatile rispetto alle oscillazioni di mercato, è diminuito dal 3,2% al 2,6%. Il tasso di rendimento trattenuto dalle imprese (1%) si è mantenuto costante pertanto il rendimento per gli assicurati (dato dalla differenza tra il tasso medio lordo di rendimento e quello trattenuto dalle imprese) si è ridotto dal 2,2% del 2016 all’1,6% del 2020.

Fabio Sgroi

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