Vincenzo Cirasola, presidente dell’associazione degli agenti assicurativi: «Siamo impossibilitati a rispettare il provvedimento nella parte che ci obbliga a informare i consumatori sull’ammontare dei premi dei contratto base Rc auto di tutte le compagnie rappresentate». Ecco perché.
Anche Anapa Rete ImpresAgenzia lancia l’allarme in merito all’entrata in vigore (da domani 1° marzo) del Regolamento Ivass 51/2022. Secondo l’associazione di categoria degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola, le agenzie di assicurazioni italiane «rischiano la paralisi», in particolare per la disposizione prevista dall’articolo 11 del Regolamento in questione (modificato dagli effetti prodotti dalla pronuncia del Tar del Lazio del 18 gennaio scorso) che obbliga gli intermediari assicurativi muniti di mandato di informare i consumatori sull’ammontare dei premi dei contratto base Rc auto di tutte le compagnie rappresentate. Un’operazione da compiersi attraverso Preventivass, il preventivatore on line dell’Ivass, sia in occasione di un nuovo contratto, ma anche a ogni rinnovo annuale, qualora non vi abbia provveduto autonomamente il consumatore.
Per Anapa si tratta di un’attività «insostenibile per il sistema, in quanto richiede l’estrazione e la condivisione di una mole di dati, per formulare i preventivi nei tempi e nelle forme richieste, che è impensabile possano essere estrapolati singolarmente e digitati manualmente».
Anapa, in una nota, ha ricordato che le modifiche apportate ai sistemi informativi delle singole imprese «consentono agli intermediari di adempiere solo parzialmente agli obblighi previsti, esponendoli a responsabilità amministrative e civili causate da effettiva impossibilità e non dipendenti dalla propria condotta professionale». Infatti, «la soluzione adottata per la gestione del flusso massivo di informazioni tra le singole imprese di assicurazione e l’istituto di vigilanza (denominata A2A, application to application), risulterebbe ancora in fase di test e non ancora operativa».
Anapa sottolinea come «non possa essere considerato responsabile l’intermediario che sia oggettivamente impossibilitato, non per sua condotta, a svolgere l’attività richiesta dalla norma, nelle more dell’implementazione del sistema e soprattutto con riferimento ai rinnovi».
Per questi motivi, Anapa ha inviato una lettera al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ex Ministero dello Sviluppo Economico) e all’Ivass chiedendo il rinvio dell’entrata in vigore del provvedimento al prossimo 30 giugno, in modo da «consentire a tutto il sistema nel suo complesso, di individuare e realizzare uno strumento efficiente e funzionale alle finalità della norma».
IL COMMENTO DI CIRASOLA – «Considerata l’oggettiva impossibilità di rispettare il provvedimento da parte degli intermediari riteniamo sia quantomeno opportuno posticiparne l’entrata in vigore in modo da avere il tempo necessario per metter mano alla norma primaria in modo tale da rispettare la tutela della concorrenza e del mercato», ha affermato Cirasola. «Sulla norma e sull’accidentato percorso che ne ha caratterizzato l’emanazione, fin dal 2012 abbiamo sempre espresso contrarietà per la sua incapacità di realizzare le finalità che si prefigge, concentrando l’attenzione del cliente solamente sul prezzo e appesantendo inutilmente l’attività burocratica delle sole agenzie di assicurazione, distraendole dall’ attività di vera consulenza che anche la stipula di una polizza obbligatoria richiede per la tutela del patrimonio di un consumatore».
Fabio Sgroi
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