Utile operativo in calo, ma superiore alle attese. Premi in diminuzione: danni a -4,5%, vita a -24.4%.
Nei primi 9 mesi del 2016 Allianz Italia ha realizzato un utile operativo pari a 869 milioni di euro, in calo rispetto all’analogo periodo del 2015 ma, ha specificato la compagnia, «superiore rispetto alle attese, grazie a una strategia focalizzata sul mantenimento del portafoglio clienti profittevole e su un business mix nel vita sempre più incentrato su prodotti a basso assorbimento di capitale».
I premi danni sono ammontati a 3,23 miliardi di euro (-4,5% rispetto al 30 settembre 2015), di cui 471 milioni di euro hanno riguardato Genialloyd (+4,6%), che oggi conta oltre 1,5 milioni di clienti (+200.000 clienti circa rispetto al 30 settembre 2015). La bancassurance ha rafforzato la tendenza all’aumento (+37,4%) con una crescita costante anche nel terzo trimestre 2016, raggiungendo nei nove mesi una raccolta premi pari a 135 milioni di euro. Il combined ratio nei danni è all’86,3%; l’utile operativo ha fatto segnare 662 milioni di euro (-16,1%).
Per quanto riguarda il settore vita, Allianz Italia ha registrato un aumento del 10,6% nel new business value (valore della nuova produzione) e un new business margin (margine della nuova produzione) in crescita di 0,8 punti percentuali, attestatosi al 2,1%. I premi vita sono ammontati a 7,07 miliardi di euro (-24,4%). L’utile operativo è risultato «migliore di quanto previsto nel piano industriale» attestandosi a 207 milioni di euro (-3%). L’incidenza dei prodotti unit-linked si è attestata al 76% del new business, pari a 2,2 volte la media di mercato (35% il dato relativo alle polizze individuali nei primi otto mesi dell’anno). Il maggior contributo è venuto dai promotori finanziari (99% di unit-linked sul totale della loro nuova produzione), ma anche dagli agenti (64%) e dalla bancassurance (67%). (fs)
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