Il suo campo di attività riguarda le controversie tra risparmiatori e intermediari (banche, sim, sgr, ecc.) per la violazione da parte di questi ultimi degli obblighi di diligenza, correttezza, trasparenza e informazione nella prestazione di servizi e attività d’investimento a favore della clientela.
Dallo scorso 9 gennaio è attivo l’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf), costituito presso la Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa).
Il suo campo di attività riguarda le controversie tra risparmiatori e intermediari (banche, sim, sgr, ecc.) per la violazione da parte di questi ultimi degli obblighi di diligenza, correttezza, trasparenza e informazione nella prestazione di servizi e attività d’investimento a favore della clientela (acquisto e vendita di azioni o obbligazioni, gestione di portafogli di investimento, consulenza, ecc.).
«Il risparmiatore che si ritiene danneggiato per violazione di questi obblighi potrà, d’ora in avanti, fare ricorso all’Acf; è necessario, però, che abbia prima presentato reclamo al proprio intermediario e che il reclamo sia rimasto inevaso o abbia avuto un esito ritenuto insoddisfacente», ha spiegato in una nota Gianpaolo E. Barbuzzi, presidente di Acf.
«L’Acf non è un giudice, ma è “quasi” un giudice. Le sue decisioni non hanno, infatti, il valore di una sentenza vera e propria ma sono, comunque, molto importanti. Se il ricorso è accolto, all’intermediario sarà infatti richiesto di tenere un certo comportamento, che nella maggior parte dei casi consisterà nel pagamento di una somma (fino a 500.000 euro) a favore del risparmiatore; se non vi provvede, la notizia del suo mancato adempimento sarà resa pubblica, con ovvie conseguenze negative sul piano reputazionale. Inoltre, la decisione dell’ACF potrà essere utilizzata a supporto di un’eventuale iniziativa davanti al giudice civile. Anzi, sottoporre prima la controversia all’Acf è indispensabile (tecnicamente è “condizione di procedibilità”) per chi volesse comunque avviare un procedimento giudiziario».
Per il risparmiatore, l’Acf è uno strumento gratuito e veloce (prende decisioni non oltre 180 giorni dalla presentazione del ricorso). Il procedimento è gestito interamente on line sin dalla presentazione del ricorso, e in ogni momento, risparmiatore e intermediario potranno prendere visione di tutti gli atti via via inseriti nel fascicolo telematico. (fs)
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