venerdì 12 Settembre 2025

Il mondo dell’intermediazione assicurativa in primo piano

AIBA LANCIA UNA PROPOSTA AD ANIA E CONFINDUSTRIA: «UN TAVOLO DI COOPERAZIONE PER COSTRUIRE UN SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEL RISCHIO»

Sviluppare in modo sostenibile il mercato assicurativo. E’ il messaggio principale emerso dal convegno annuale dell’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni.
 

Un tavolo di cooperazione tra Aiba, Ania e Confindustria, con l’obiettivo di lavorare assieme alla costruzione di un sistema di gestione integrata del rischio basato sulla prevenzione (lato imprese) e protezione (lato mercato assicurativo), che evolva seguendo i cambiamenti dei rischi e dei bisogni di tutela delle imprese. È la proposta lanciata dall’Aiba, l’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni, in occasione del convegno nazionale (foto sopra) organizzato dalla stessa associazione presieduta da Luca Franzi, che si è svolto mercoledì scorso in modalità on line.

L’evento di quest’anno, intitolato Todo Cambia. I rischi del cambiamento, è stato dedicato all’evoluzione dei rischi e in particolare a quelli legati al cambiamento climatico.

Per l’occasione, Franzi ha presentato i risultati di una ricerca condotta dall’associazione su un campione di 750 Pmi italiane con l’obiettivo di indagare la percezione dei rischi e il livello di fiducia nel sistema assicurativo.  Secondo l’indagine, la relazione tra impresa e assicurazioni è caratterizzata «da un livello di fiducia ancora non adeguato e la consapevolezza delle aziende circa l’esposizione ai rischi è scarsa: circa il 40% del campione si ritiene non esposto ai rischi catastrofale e pandemico, quasi il 35% non crede di essere esposto a danni da business interruption e meno del 10% vede nel climate change e nell’aumento di fenomeni metereologici intensi una possibile causa di interruzione dell’attività, nonostante il 91% dei comuni italiani sia a elevato rischio idrogeologico».

All’evento sono intervenuti Riccardo Cesari (Ivass), Maria Bianca Farina e Umberto Guidoni (Ania), Fausto Parente (Eiopa), Federico Di Palma (Confindustria). Piero Gancia, senior partner di McKinsey, ha mappato la sottoassicurazione in Italia: «dei 38 miliardi di euro di premi lordi danni, solo 21,5 miliardi arrivano dai rami “non motor”, un livello di copertura circa il 50% inferiore rispetto ad altri paesi europei, dove i meno assicurati sono proprio le famiglie e le Pmi (per esempio solo il 3% è assicurata per la business interruption). I molti cambiamenti già in corso a livello ambientale, sociale e tecnologico incrementeranno il gap assicurativo sistemico rendendo necessaria un’azione coesa di compagnie, operatori tecnologici, istituzioni e intermediari, volta a favorire la prevenzione e la cultura della gestione del rischio, sia personale che aziendale».

Antonio Grimaldi, partner di McKinsey, ha affrontato la tematica del climate change presentando alcune proiezioni sullo scenario del cambiamento climatico e dei suoi effetti sulla società e l’economia. «Nei prossimi trent’anni, ondate di calore, siccità e alluvioni concorreranno a una riduzione della vivibilità, della produzione aziendale e al danno di proprietà, infrastrutture, e di parte del patrimonio naturale e agricolo, con effetti importanti su diversi settori, in primis turismo e agricoltura».

Fabio Sgroi

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