L’Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni si dice pronta a lavorare insieme a compagnie e aziende “per promuovere una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità e stimolare risposte su misura e innovative da parte dell’industria assicurativa”. Se ne è parlato nel corso dell’ultimo convegno annuale.

“L’industria assicurativa sta facendo passi avanti nell’integrazione dei fattori ambientali, sociali e di buon governo (Esg) nell’esercizio dell’attività d’impresa e nell’ambito dei prodotti finanziari. È tuttavia solo all’inizio di questo percorso per quanto riguarda l’integrazione nell’assicurazione danni”. E i broker assicurativi? “Hanno un ruolo chiave nel supportare la trasformazione economica e sociale dell’Italia nell’ottica della sostenibilità. Nella loro funzione di intermediari tra compagnie e imprese, saranno fondamentali per stimolare l’industria assicurativa a sviluppare nuovi prodotti e tutele, promuovendo al tempo stesso tra famiglie e aziende una cultura finalmente diffusa su questi temi”.
Sono alcuni dei messaggi emersi dal convegno nazionale dell’Aiba (Associazione italiana brokers di assicurazioni e riassicurazioni) dal titolo Sostenibilità e assicurazione: i broker a supporto della trasformazione economica e sociale del Paese, che si è svolto mercoledì scorso a Roma.
A oggi, ha fatto notare Aiba, “sono poche le garanzie sul mercato che considerano i fattori Esg nella definizione dei prodotti e che siano in grado di dare risposte alle nuove esigenze delle imprese”.
«La trasformazione del modello economico e della vita di ognuno nell’ottica della sostenibilità non è una possibilità, è la strada da percorrere. Ed è una grande opportunità», ha dichiarato Flavio Sestilli, presidente di Aiba. «Di fronte a una domanda latente e inespressa e a un’offerta ancora limitata, i broker assumono oggi più che mai un ruolo fondamentale di cerniera, di raccordo tra mercato assicurativo e tessuto imprenditoriale. Siamo pronti a lavorare insieme a compagnie e aziende per promuovere una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità e stimolare risposte su misura e innovative da parte dell’industria assicurativa.”
LA PROPOSTA DI AIBA – Per consentire al settore assicurativo di “farsi strumento abilitante del cambiamento, accompagnando la transizione dell’Italia verso un nuovo modello sostenibile”, l’Aiba ha individuato quattro punti fondamentali. Eccoli:
- L’associazione ritiene in primis che occorra un nuovo approccio culturale, che consideri i fattori Esg in tutte le attività, pubbliche e private. Aiba è convinta che la mancanza di un approccio globale alla sostenibilità resti il principale ostacolo da rimuovere;
- Serviranno nuovi modelli comuni e condivisi di valutazione del rischio, nuove metriche che intervengano su fenomeni per i quali non esistono dati storici, oppure, laddove esistano, debbano essere accompagnati da proiezioni matematiche e attuariali;
- Gli assicuratori dovranno essere attenti all’attività di prevenzione degli assicurandi, magari costruendola insieme. Stimolando le imprese stesse a introdurre misure preventive (si pensi, per esempio, a sistemi antiallagamento) che riducano l’esposizione al rischio fisico e le perdite associate ai cambiamenti climatici, sarà possibile offrire migliori garanzie e, insieme, portare anche alla riduzione dei premi aiutando a rendere più sostenibili gli investimenti effettuati da tutti per innovare i propri processi produttivi;
- Infine, sono indispensabili sinergie tra attori pubblici e privati: la sfida della sostenibilità non può essere affrontata singolarmente. Serve un impegno condiviso. (fs)
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